Zero: nuova batteria Z-Force e sistema operativo Cypher III+

La versione 2022 della serie SR di Zero Motorcycles sarà dotata di batterie agli ioni di litio Z-Force, caratterizzate da una maggiore densità energetica. Saranno disponibili nelle capacità standard di 14,4+ kWh e 15,6+ kWh dove il segno+ indica la possibilità di aumentare la propria capacità fino a 17,3 kWh.

Dal primo trimestre 2022 la batteria potenziata potrà essere combinata con il power tank, permettendo di raggiungere una capacità di circa 21 kWh e un’autonomia dichiarata di 382 km in ciclo urbano e 182 km in autostrada.

Personalizzare la moto con il Cypher Store

Cypher Store è una piattaforma di aggiornamenti on demand delle funzionalità delle moto Zero, realizzata grazie all’ultimo aggiornamento del sistema operativo proprietario Cypher giunto alla versione III+, di serie sulle versioni 2022 di SR, SR/F e SR/S.

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Accedendo al Cypher store tramite il sito di Zero o l’app mobile si potranno avere a disposizione funzionalità aggiuntive come la ricarica più rapida, estensione dell’autonomia, incremento delle prestazioni e la navigazione su cruscotto.

Vecchi amici: Thomas Jakel e AfricaX

Allo stand di Zero Motorcycle abbiamo incontrato una vecchia conoscenza di RoadBook: si tratta di Thomas Jakel che abbiamo intervistato sul numero 17 della rivista. Insieme alla sua compagna Dulcie Mativo, Thomas ha raggiunto Città del Capo in sella a una Zero DSR Black Forest partendo da Tangeri.

Il viaggio faceva parte del progetto AfricaX, che si proponeva di raccogliere le storie di cento imprenditori e innovatori sociali che lentamente stanno cambiando in meglio il continente africano.

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Ci era molto piaciuto il racconto di un’Africa proiettata verso il futuro, attraversata con un mezzo innovativo e non abbiamo perso l’occasione di incontrarne il protagonista – presente in EICMA insieme alla moto usata per il viaggio – per conoscere gli sviluppi di quell’avventura.

«Abbiamo realizzato decine di interviste ed è stato un duro lavoro montare i video, che abbiamo pubblicati man mano sul sito del progetto e sul nostro canale YouTube. Finalmente sono visibili a tutti e siamo molto soddisfatti».

Viaggiare è un modo per sorprendersi del mondo e di sé stessi, e anche nel caso di Thomas è andata così «Quando l’auto di supporto si è rotta, abbiamo dovuto proseguire in due sulla Zero e, per motivi di spazio, abbiamo dovuto dare via molte delle cose che portavamo. In quel momento ci siamo resi conto della quantità di cose inutili che ci portavamo dietro, e di quanto invece basti poco per stare mesi in viaggio».

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Alla domanda se abbia altre imprese simili in programma, Thomas risponde in modo quasi Zen: «Quando si fanno cose importanti è meglio non accavallare i progetti, ma bisogna finire quello che si sta facendo prima di iniziare qualcosa di nuovo».

L’avventura di Africa X non è ancora finita: il corpus di documentari sui changemaker africani è stato completato ma, da buon comunicatore, Thomas non può non raccontare sulla carta un’esperienza così importante: «Sto terminando la stesura del libro sull’esperienza di AfricaX, che spero potrà un giorno essere utile a chi vorrà iniziare qualcosa di nuovo. Magari tra dieci anni cambieranno le tecnologie e le questioni da affrontare ma quello che conta è l’approccio».

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Non mancheremo di recensire sulle pagine di RoadBook il libro ormai prossimo all’uscita .