Luca Falcon: in memoria di un motoviaggiatore

Luca Falcon ha perso la vita in un incidente in Angola. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara, ma l’impatto frontale con un camion che proveniva in direzione opposta è costato la vita al motoviaggiatore veronese, trentacinque anni festeggiati il giorno prima.

Al di là della notizia secca e asettica, vogliamo ricordare questo ragazzone dalla voce profonda e gli occhi gentili che qualche anno fa venne a parlarci del suo progetto di viaggio, che presto sarebbe diventato ben più di una gita oltreconfine.

Luca aveva perso la gamba sinistra in un incidente in moto nel 2016, dopo lunghi mesi di ospedale e interventi minori agli altri arti.

Una condizione che fiaccherebbe la volontà e l’entusiasmo di chiunque ma che nel suo caso ha innescato una reazione opposta, anche grazie alla complicità di sua moglie Giulia.

Insieme sono tornati in sella e hanno ricominciato a viaggiare dandosi la missione di far conoscere la condizione sociale di chi ha subito un’amputazione.

Consapevoli del fatto di essere nati nel lato fortunato del mondo, Luca e Giulia hanno fondato Karma on the Road, con lo scopo di raccogliere protesi usate da donare nei Paesi dell’Africa subsahariana.

Una missione resa possibile dalla collaborazione con Legs4Africa, i cui centri la coppia ha visitato per la prima volta nel 2020.

L’ultimo viaggio dei due era partito l’11 novembre 2023 da Sona (VR) con destinazione l’Orthopedic Training Center nei pressi di Accra in Ghana.

Conclusa quest’esperienza, Luca aveva deciso di continuare in solitaria fino a Città del Capo ma le strade dell’Angola hanno fermato per sempre le sue avventure.

Di lui ci resta la lezione fondamentale di chi nella peggiore delle avversità trova la forza di rialzarsi e realizzare ciò che neanche avrebbe prima sognato.

Luca Falcon ha saputo raccontare della condizione degli amputati con immensa autoironia e senza ombra di pietismo o compassione forzata.

Quella protesi ostentata quasi come un trofeo è stata e sarà un monito per tutti noi, motoviaggiatori e non, a essere padroni delle nostre scelte e a sfruttare fino alla fine ogni possibilità che la vita ci offre.

La redazione di RoadBook si stringe intorno alla famiglia di Luca, in particolare alla moglie Giulia che saprà continuare l’opera iniziata insieme.