Via del sale in moto: itinerario e consigli utili

Perfetta per chi ama un viaggio tra avventura e scenari mozzafiato la Via del Sale in moto è sicuramente un’esperienza che tutti i possessori di maxienduro vorrebbero vivere.

di Riccardo Fiabane


Il percorso si snoda tra paesaggi maestosi e suggestivi, e lo sterrato non è semplicemente qualcosa di occasionale ma la vera anima del viaggio. Non resta allora che salire in sella alla propria moto, accendere il motore e lanciarsi in un’avventura che sicuramente lascerà un ricordo indelebile.

Dove si trova la Via del Sale

La Via del Sale si trova tra Limone Piemonte e Ventimiglia ed è uno dei tratti più coinvolgenti e suggestivi delle Alpi piemontesi. Il suo nome, come è facile intuire, deriva dall’utilizzo che ne veniva fatto in passato, quando costituiva un importante raccordo per il trasporto del sale dall’Italia alla Francia. Limone Piemonte era infatti considerato un nodo commerciale centrale per lo scambio del sale, che una volta giunto a Ventimiglia poteva essere trasportato ovunque via mare.

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Trattandosi di una materia prima che era considerata un bene di lusso, richiedeva trasporti sicuri, efficaci e veloci, come appunto era in grado di offrire l’Alta Via del Sale che congiungeva il Piemonte alla Liguria. Oggi questa attività è in disuso e questo tracciato è rimasto uno dei più affascinanti percorsi per tutti gli amanti del mototurismo d’altura.

Foto Alpi a cura di Depositphotos

Mappa e itinerario

Il viaggio non può che iniziare dal centro abitato di Limone Piemonte, a circa 1.000 metri di altitudine. Scegliendo il percorso che conduce a Colle di Tenda la strada si snoda attraverso splendide fortificazioni militari risalenti al tardo Ottocento. Il panorama in questo tratto è veramente spettacolare e scorre attraverso strade asfaltate che talvolta lasciano il posto a tratti sterrati, mentre il percorso si propone già con i primi tratti di salita. Raggiunto e superato Colle di Tenda proseguire poi alla volta di colle della Perla e colle della Boaria.

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Da questo punto in poi le salite si fanno decisamente più ripide, per cui forse vale la pena fermarsi un momento a sgranchire le gambe in prossimità del Lago della Perla. Lo splendido specchio d’acqua ha come contorno immense praterie, dove i gias, i pastori di un tempo, portavano i loro greggi a pascolare. L’attività si svolge ancora oggi e non sarà affatto difficile imbattersi in un gregge.

Proseguendo il percorso si oltrepassa il confine francese per raggiungere lo Chateau Chevolail, a quota 2.270 metri sul livello del mare. Si tratta quasi sicuramente del punto più alto che costeggia l’Alta Via del Sale, dal quale inizia poi una discesa che riporta nel territorio italiano. Giunti al confine del Colle dei Signori la strada prosegue verso il passo Tanarello, per giungere poi al Bosco delle Navette. Sebbene questo tratto non sia particolarmente impegnativo riesce a conquistare ogni motociclista grazie al continuo alternarsi di salite e discese.

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Oltrepassato il bosco delle Navette il percorso inizia a ridiscendere progressivamente verso il Mar Ligure. Raggiunto il colle del Corvo è possibile scegliere tra due diversi percorsi: il primo riporta in territorio francese attraverso strade piuttosto ostili e impegnative, mentre l’altro conduce direttamente a Ventimiglia.

Il primo tratto di strada è asfaltata e con un percorso di circa 15 km permette di raggiungere Sella di Gouta e Margherita dei Boschi. Proseguendo il fondo stradale si snoda attraverso venti chilometri di asfalto e venti chilometri di fuoristrada, fino a giungere alla meta finale: Ventimiglia.

La lunghezza dell’intero percorso può variare in base all’itinerario prescelto. Tuttavia, per godersi ogni piccolo squarcio di panorama mentre si percorre l’Alta Via del Sale in moto, sarebbe consigliabile suddividere il viaggio in due tappe giornaliere. In questo caso un ottimo punto di sosta potrebbe essere rappresentato dal passo delle Navette o dal passo del Tonarello, magari scegliendo di trascorrere la notte in tenda.

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Consigli

Coloro che hanno voglia di concedersi un fine settimana in sella alla propria moto dovrebbero programmare per tempo il loro viaggio: trattandosi di una zona molto amata dai motociclisti e dagli appassionati di vacanze in altura infatti, richiama ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo.

L’accesso è quindi contingentato e subordinato al pagamento di un pedaggio di 15 euro, i cui proventi servono anche al mantenimento della strada in buone condizioni. Per fortuna è possibile comprare il biglietto in anticipo e non possiamo che applaudire a un’organizzazione di questo tipo che mira a tutelare il territorio e a garantire comunque l’accesso motorizzato a un patrimonio di percorsi non asfaltati che altrimenti si degraderebbero rapidamente.

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Per potersi godere il viaggio in tutta tranquillità e perdersi nei meravigliosi scenari che offre il periodo migliore in cui intraprendere un viaggio lungo l’Alta Via del Sale è sicuramente quello a cavallo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, quando le temperature sono ancora miti e i pomeriggi torridi sono diventati ormai un ricordo, ma al tempo stesso la probabilità di imbattersi in giornate piovose e fredde è piuttosto bassa.

Per quanto riguarda l’abbigliamento è importante inserire nello zaino da viaggio anche un capo impermeabile, per non farsi trovare impreparati da qualche acquazzone improvviso: un buon equipaggiamento antipioggia da moto sarà perfetto.