passo della raticosa in moto

Passo della Raticosa in moto: mappa, itinerario e consigli utili

Apprezzato da tutti i motociclisti toscani ed emiliani, il passo della Raticosa in moto permette di vivere momenti emozionanti grazie ai bei panorami e percorsi forse poco impegnativi ma affascinanti.

di Riccardo Fiabane


Il passo della Raticosa dista appena tredici chilometri da Firenzuola, a 968 metri sul livello del mare in provincia di Firenze, ed è una meta a cui difficilmente gli amanti delle due ruote sapranno rinunciare.

La strada che conduce alla vetta è un percorso ricco di tornanti, ognuno dei quali offre panorami davvero emozionanti, caratteristica che lo ha reso un’istituzione tra i motociclisti, a partire da quelli toscani e dell’Emilia Romagna.

Il passo rappresenta uno dei tanti valichi naturali dell’Appennino tosco-emiliano, lungo la via di collegamento utilizzata fin dal Medioevo da commercianti e pellegrini per raggiungere Bologna partendo da Firenze e viceversa.

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Oltre che ai paesaggi che entusiasmano turisti e motociclisti, il passo deve la sua notorietà anche al suo ruolo strategico durante la Seconda guerra mondiale, quando il confine tosco-emiliano fu palcoscenico di importanti e sanguinosi scontri tra l’esercito tedesco e gli alleati.

Le fortificazioni costruite in questo territorio facevano parte della linea di difesa che l’esercito tedesco aveva realizzato per contrastare l’avanzata degli Alleati verso l’Italia settentrionale, meglio conosciuta come Linea Gotica. Lungo il percorso che porta in cima al passo della Raticosa sono ancora in parte visibili i resti di quelle opere.

Itinerario del passo della Raticosa in moto

Per raggiungere il passo della Raticosa partendo da Firenze è possibile scegliere se imboccare l’Autostrada del Sole oppure affrontare il percorso panoramico, decisamente più lento, lungo la SR65, meglio conosciuta con il nome di strada della Futa.

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I motociclisti che intendono raggiungere il passo della Raticosa partendo da Bologna possono farlo sia seguendo la SR65 che imboccando la SP7. In entrambi i casi il percorso offre numerosi spunti per fermarsi e concedersi qualche scatto, circondati da monumenti e panorami unici.

Se la scelta cade sulla SP7 in direzione del passo della Raticosa si dovrà procedere verso Imola e subito dopo svoltare dubito dopo il fiume Idice. In questa zona non mancano i punti di interesse paesaggistico, come il parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa.

Questo percorso è particolarmente indicato per gli appassionati di curve e tornanti, che troveranno negli ultimi chilometri del tragitto la loro strada ideale, con una salita piuttosto ripida che porta in cima al colle. Dopo aver superato il centro abitato di Monterenzio inizia l’ultimo tratto del percorso, con molti tornanti in salita.

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Chi intende raggiungere la vetta del passo della Raticosa da Bologna seguendo la strada provinciale 65, deve dirigersi verso Livergnano e Loiano, proseguire verso il centro abitato di Pianoro e continuare per Monghidoro (paese che ha dato i natali al cantante Gianni Morandi),  da dove inizia la parte particolarmente interessante.

Arrivati dal versante toscano o da quello emiliano, tutti i motociclisti una volta sulla vetta trovano ad attenderli il piazzale dello Chalet Raticosa, dove potranno gustare un buon caffè o godersi una meritata pausa per ammirare le moto in sosta.

Il piazzale è infatti ormai da decenni un punto di ritrovo sia per i motociclisti che transitano sul passo della Raticosa che per quelli che invece hanno scelto un viaggio in moto sul passo della Futa. Impossibile non lasciarsi andare a conversazioni e scambio di consigli e suggerimenti preziosi per gli appassionati delle due ruote.

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Una gita sul passo della Raticosa in moto nei mesi primaverili ed estivi permette di assistere ai tanti motoraduni ed eventi organizzati che si tengono di solito nel fine settimana: un’ottima occasione per conoscere altri appassionati delle due ruote e scambiarsi consigli e suggerimenti sui tantissimi tour per visitare i dintorni. Gli adesivi attaccati sul cartello che indica il punto di arrivo al passo sono la testimonianza dei tanti incontri organizzati negli anni.

Cosa vedere nei dintorni

Non mancano i punti di interesse nei dintorni del passo della Raticosa, a partire dal vicinissimo passo della Futa o al passo del Paretaio. Altri punti d’ interesse sull’Appennino tosco-emiliano sono il monte Canda, con la cima a 1.158 metri, o il Monte Oggioli che svetta fino a quota 1.290. Proprio da quest’ultimo nasce uno dei maggiori torrenti presenti sul territorio emiliano, l’Idice, che scorre fino a diventare un affluente del Reno.

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Le proposte per una gita dal passo della Raticosa sono veramente molte e, oltre alle principali vette del tratto appenninico tra Toscana ed Emilia Romagna, è possibile concedersi una visita a San Lazzaro di Savena per visitare numerose chiese di stili diversi, o Castel San Pietro Terme, una località molto apprezzata per le straordinarie proprietà delle sue acque termali note fin dal Medioevo.