Prova BMW F 900 GS, F 900 GS Adventure e F 800 GS

La serie F-GS di BMW si rinnova per il 2024, ottimizzando il suo posizionamento e andando a coprire le diverse sfaccettature dell’utilizzo turistico avventuroso. Ora la gamma conta tre modelli ben distinti tra loro che sanno offrire, ciascuno a modo suo, un gran piacere di guida.

di Marco Manzoni


Fino allo scorso anno, la gamma delle medie GS comprendeva la F 750 GS, la F 850 GS e la F 850 GS Adventure. Le ultime due, però, soffrivano di una sorta di sovrapposizione in quanto, al netto del serbatoio più capiente della Adventure, nella pratica erano moto pressoché identiche. Aggiungendo alcuni accessori era piuttosto semplice “trasformare” una 850 standard in una Adventure.

Le innovazioni di quest’anno hanno portato invece una differenziazione più marcata dei modelli e della loro attitudine d’uso.

Cosa è cambiato

Nelle nuove F 900 GS, F 900 GS Adventure e F 800 GS il bicilindrico in linea introdotto nel 2018 con la F 850 GS è stato perfezionato aumentando la cilindrata a 895 cc (in precedenza era 853 cc). Nelle F 900 GS e F 900 GS Adventure eroga 105 CV e nella F 800 GS 87 CV, ma è disponibile anche in versione depotenziata a 35 kW per patenti A2.

Oltre all’aumento della potenza di picco di 10 CV su ciascun modello, abbiamo trovato interessante la curva di coppia più piena che regala una piacevole forza al motore e accelerazioni più rapide e fluide.

Tutti i modelli dispongono inoltre dei diversi riding mode che gestiscono la risposta del propulsore in base allo stile scelto.

La F 800 GS e la F 900 GS Adventure ricordano le sorelle dello scorso anno, ma portando in dote evidenti migliorie sia a livello estetico, sia nelle sensazioni di guida. La F 800 GS propone di serie il display TFT, le manopole riscaldate, il faro a LED, i paramani e il portapacchi; oltre a questi, la F 900 Adventure aggiorna anche l’estetica con nuovi fianchetti e alcuni ritocchi stilistici.

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Su entrambe è poi possibile selezionare tra gli optional il sistema Dynamic ESA per la sospensione posteriore che lavora nelle modalità Dynamic o Road.

Abbiamo trovato entrambe le configurazioni molto valide: in Road la taratura è decisamente soffice e dal grande comfort, utile in autostrada, per passeggiare o sulle lunghe distanze; in Dynamic la situazione cambia, le risposte diventano più rigide e precise e il lavoro della sospensione asseconda egregiamente la guida sportiva.

La forcella, invece, non dispone del sistema Dynamic ESA in entrambi i modelli: sulla 800 troviamo una forcella telescopica da 41 mm, senza regolazioni, mentre la 900 Adventure monta una forcella rovesciata completamente regolabile da 43 mm e 230 mm di escursione.

Ora veniamo alla F 900 GS che rappresenta la novità più grande. Questo modello differisce dalla 850 per ben l’80% delle componenti.

Come primo dato interessante segnaliamo una riduzione di 14 kg rispetto alla F 850 GS. Il nuovo serbatoio in plastica da 14,5 litri è completamente nuovo e consente di risparmiare 4,5 kg di peso rispetto al serbatoio in acciaio del modello precedente.

La F 900 GS presenta anche una sezione posteriore interamente ridisegnata, molto snella e ancora più dinamica. Altro peso viene risparmiato grazie al silenziatore Akrapovič di serie.

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La ruota anteriore è infine controllata dalla nuova forcella telescopica a steli rovesciati Showa, completamente regolabile.

L’ergonomia della moto è caratterizzata da quote ottimizzate per l’uso fuoristradistico con pedane da enduro ribassate, manubrio più alto e sella e serbatoio molto stretti in corrispondenza del cavallo del pilota.

Il design della F 900 GS nasce quasi da zero e in comune con le altre due moto della famiglia rimangono solamente il motore e il telaio centrale.

Come va la nuova serie F-GS

La parte migliore di queste GS di gamma media si presenta proprio quando si sale in sella. La F 800 GS è la più piccolina del lotto per dimensioni e quote ciclistiche. L’altezza della sella è di 815 mm contro gli 875 mm della F 900 GS Adventure e gli 870 mm della F 900 GS.

È l’unica con ruota anteriore da 19” ed è anche la più agile nel misto stretto dove sa far divertire molto grazie alla bella erogazione, sempre pronta e vigorosa, e alla sua facilità di guida.

La F 900 GS Adventure, invece, è la più grande del trio ed è anche quella che porta subito la mente a fantasticare di grandi viaggi.

Il motore è pieno e vigoroso e la spinta non manca mai. Riprende senza sussulti dai regimi più bassi e diventa sempre più corposo al crescere dei giri.

La spinta non manca mai

La dinamica di guida ricorda il modello precedente – con cui abbiamo fatto un bel viaggio tra le gole di Daluis e di Cians lo scorso autunno e pubblicato il racconto su RoadBook 39 – ma ne migliora ulteriormente alcuni aspetti, soprattutto a livello di erogazione del motore e di risposta delle sospensioni.

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Una stonatura che abbiamo riscontrato in tutti e tre i modelli è data dal cambio che risulta sempre piuttosto duro e pastoso negli innesti. 

Arriviamo infine alla F 900 GS, forse la più attesa delle tre perché rappresenta la grande novità e si rivolge a un pubblico che BMW non assecondava appieno da qualche tempo, ovvero quello degli appassionati delle “medie-maxi” enduro.

L’attesa era molta e le aspettative alte, anche volte a capire se BMW sarebbe stata in grado di competere da subito con concorrenti che da anni presidiano questa categoria di moto.

Ve lo diciamo senza mezzi termini: le dirette interessate dovranno prestare molta attenzione d’ora in avanti perché questa F 900 GS lancia un chiaro messaggio di sfida e ha tutte le carte in regola per conquistare molti appassionati.

Il motore è lo stesso della 900 Adventure, ma con tarature elettroniche dedicate ed è un compagno eccezionale quando le ruote lasciano il manto asfaltato. La coppia è sempre presente, quando e quanto serve, e la potenza non manca mai. Ottimi anche erogazione e allungo.

Ma gli aspetti che colpiscono ed esaltano di più sono il suo comportamento dinamico in fuoristrada e la posizione in sella.

La ciclistica e la distribuzione dei pesi (219 kg con tutti i liquidi e il pieno di benzina) sono incredibilmente azzeccati, complice anche il fatto che abbiamo guidato la versione GS Tropy col pacchetto Enduro Pro, che monta sospensioni Showa da 45 mm, gommata con ottime Metzeler Karoo 4, montate su cerchi da 21″ all’anteriore e 17″ al posteriore.

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Ha piovuto ininterrottamente per settimane prima della nostra prova e ha smesso solamente a mezz’ora dalla partenza, quindi le condizioni del terreno erano pessime, ma pare che a lei non importasse proprio.

Ghiaia e sassi bagnati, fango, pozzanghere, tornantini con fondo smosso, lunghi rettilinei sassosi… niente pare metterla in crisi. In sella a questa moto tutto risulta facile.

Questo si ripercuote anche sulle sensazioni di guida che non sono mai di timore o incertezza, ma sempre di grande sicurezza; con la conseguenza di non dovere pensare a come controllare o domare la moto, ma solamente a divertirsi e ad apprezzarne le doti dinamiche.

Ottima per andare a sporcarsi con gli amici

Le sospensioni con escursione da 230 mm all’anteriore e da 215 mm al posteriore rispondono sempre bene alle sollecitazioni.

Lasciano un piccolo “cuscino” morbido nei primi centimetri di lavoro per assecondare al meglio le disconnessioni secche o i sassi, per poi intervenire egregiamente nello smorzare e assecondare le sollecitazioni più forti. Insomma, un gran bel viaggiare.

Quale scegliere

La F 800 GS è disponibile nelle varianti: Base – colorazione bianca con sella bicolore blu e nero; Sport – blu con fianchetti bianchi e sella bicolore rosso e nero; Triple Black – tutta nera; a partire da 11.400 euro.

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La F 900 GS Adventure è disponibile nelle varianti: Black Storm metallizzato – tutta nera con sella comfort; Ride Pro – con pacchetto Ride Pro, sella comfort, mascherine radiatore in alluminio bianco opaco cover serbatoio in alluminio bianco opaco; a partire da 15.400 euro.

La F 900 GS è disponibile nelle varianti: Black Storm metallizzato – tutta nera; Passion – color São Paulo Yellow con inserti rossi e telaietto reggisella rosso; GS Trophy – bianca blu e rosso con telaietto reggisella bianco e cerchi dorati; a partire da 14.600 euro.

Premesso che sono tre moto alquanto versatili e che possono coprire molteplici situazioni di utilizzo, se proprio volessimo fare l’esercizio di semplificare al massimo per incasellarle in una destinazione d’uso specifica e fornire un riferimento pratico, potremmo raccontarle così:

  • La F 800 GS è un’ottima prima moto o una compagna ideale per l’uso quotidiano e per divertirsi nei viaggi del fine settimana (è anche lei ben bagagliabile);
  • La F 900 GS Adventure è quella che sceglieremmo per lunghi viaggi europei o per le vacanze in coppia;
  • La F 900 GS è quella da sorriso dentro al casco, ottima per andare a sporcarsi con gli amici. Ha l’animo off road e le piacciono i viaggi davvero avventurosi, quelli con poco bagaglio, magari morbido, legato a bisaccia.

Ora la scelta sta a voi. Chi volesse approfondire ulteriormente trova qui sotto il video della prova.

BMW serie F-GS
Divertimento di guida
9
Segmentazione
9
Prestazioni
9
Prezzi
7
Pro
Segmentazione
Divertimento
Qualità percepita
Contro
Cambio migliorabile
Pedane passeggero sulla F 900 GS
Protezione aerodinamica
8.5
Totale