La seconda evoluzione del casco adventure di Airoh introduce una serie di migliorie e innovazioni che lo rendono un ottimo compagno di scorribande. Lo abbiamo provato per raccontarvi le sue caratteristiche e le nostre impressioni.
di Marco Manzoni
Abbiamo avuto l’occasione di provare in anteprima il nuovo Airoh Commander 2 durante la realizzazione del servizio “gole arrossate” pubblicato su RoadBook 39 e, successivamente, anche in altre occasioni come le prove della serie F-GS di BMW, della R 1300 GS e durante lo Sterrare è Umano Trophy.
Si tratta dell’evoluzione del modello Commander che abbiamo utilizzato per tutta la scorsa stagione, raccontandovi i diversi aspetti e le differenti modalità di utilizzo.
La prima operazione appena ricevuto il casco, è stata quella di montare l’interfono. Abbiamo quindi tolto gli interni in Coolmax – che ovviamente sono removibili, lavabili e ipoallergenici – e notato subito la presenza del prezioso sistema di sicurezza ASN in tessuto 3D che si occupa di ridurre le forze trasmesse alla testa in caso di impatto.
Il casco è disponibile in versione Full Carbon o Composite Carbon nelle taglie dalla XS alla 3XL e, come oramai consuetudine, offre appunto la predisposizione per accogliere un sistema interfono. Abbiamo ritrovato il comodo forellino nella scocca che consente il passaggio dei cavi dalla centralina, presente anche sul precedente modello, e lo spazio per contenerli nella parte posteriore, in corrispondenza della nuca.
Subito dopo questa operazione siamo partiti dalla parte meno entusiasmante per un motociclista: l’autostrada. I nostri viaggi iniziano molto spesso in questo modo essendo la redazione a Milano, ma ai fini di questa prova possiamo considerarlo un aspetto positivo perché consente di verificare da subito rumorosità e aerodinamica del casco.
Considerate che in questa occasione eravamo alla guida di una BMW F 850 GS Adventure in allestimento Rally con cupolino basso da enduro che ripara dall’aria solamente la zona del busto.
In queste condizioni ci sentiamo di fare un plauso alla penetrazione aerodinamica eccellente di questo nuovo Commander 2 che per circa sette ore di autostrada (tra andata e ritorno) a 130 km/h si è comportato in maniera impeccabile.
Non un fruscio, non un ondeggiamento né particolare affaticamento del collo
Stabilissimo. Si potrebbe fare ancora un passo in avanti in termini di insonorizzazione, ma già così il salto rispetto al precedente modello è considerevole.
Anche l’imbottitura si è rivelata comoda e non siamo mai arrivati a sera infastiditi o affaticati. Complice l’ottimo peso di soli 1.430 g che, considerando la presenza di visierina parasole, visiera e frontino, non è niente male.
Tra gli accessori interessanti che il Commander 2 mantiene dal precedente modello troviamo: gli attacchi per action cam forniti in confezione per posizionare una telecamera sopra la testa e i coperchietti per coprire gli attacchi qualora si decidesse di smontare il frontino.
È stato migliorato anche il sistema di azionamento della visierina parasole, ora molto comodo e rapido, ma dobbiamo segnalare che questa soffre di una leggera deformazione del campo visivo in un paio di punti, cosa che lascia un po’ spiazzati all’inizio.
Non mancano poi il sistema Pinlock in dotazione, la chiusura a doppia D e un comodo fermo per la visiera. Questa è una funzione molto comoda per tenere ben chiuso il casco e ottimizzare l’insonorizzazione, ma il tasto di sblocco risulta piccolo e incassato per essere trovato rapidamente con i guanti (specialmente se invernali).
Di contro, se fosse più grande sarebbe anche meno gradevole alla vista, ma si sa: se bello vuoi apparire un poco devi soffrire.
Battute a parte, ci sono giusto un paio di accortezze perfettibili, ma nel complesso abbiamo trovato l’Airoh Commander 2 un casco davvero ben riuscito che è stato capace di migliorarsi in maniera considerevole rispetto al precedente modello, soprattutto in termini di comfort, diventando un buon riferimento per la categoria.