Una stagione da Commander con Airoh: il casco in versione turistica

Abbiamo in prova un casco Airoh Commander per l’intera stagione, così da poterlo testare a lungo e in tutte le possibili configurazioni (stradale, adventure e off road). Per la seconda prova l’abbiamo usato in versione turistica per partecipare alla maratona Mototrek500 di cui vi parliamo su RoadBook 37.

di Dario Tortora


La caratteristica principale dell’evento organizzato dal motoclub Asfalto&Polvere consiste nella durata: ben 500 km da percorrere dall’alba al tramonto su stradine estremamente secondarie fra l’Oltrepò Pavese e quel cuneo di territorio selvaggio dove si toccano Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria e Piemonte.

Strade panoramiche e sfidanti che è un piacere esplorare in moto, ma dove la velocità giocoforza si abbassa: bisogna quindi mettere in conto di passare ininterrottamente in sella quasi 13 ore, salvo le soste tecniche per i rifornimenti e per la pausa pranzo. 

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In questo contesto abbiamo apprezzato l’equilibrio generale del casco, visto che abbiamo passato una giornata intera praticamente senza toglierlo e non abbiamo patito affaticamenti. La mentoniera è distante dalla bocca quel che basta per non indurre senso di soffocamento, tanto che nelle pause più brevi non si sente la necessità di toglierlo. 

Il frontino è un po’ corto e nella guida controluce all’alba o al tramonto sarebbe meglio avere più ombra per gli occhi. In compenso il visierino parasole integrato è bello ampio e coprente, ma la leva di azionamento è difficile da manovrare mentre si indossano i guanti. Dopo un po’ ci si prende la mano, ma è un’operazione che si compie molte volte al giorno e dovrebbe essere subito più semplice. 

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La visiera è dotata di un sistema di chiusura con uno scatto finale per mezzo di un dentello che isola perfettamente dal vento e migliora sensibilmente l’isolamento acustico. Il sottogola evita gli spifferi dal basso ed è eventualmente asportabile; peccato che, per come è stato studiato l’aggancio, tende a staccarsi ogni volta che ci si sfila il casco.

A garanzia di massima sicurezza la chiusura avviene con anello a doppia D, un’operazione che tende a essere tediosa ma che su questo modello viene agevolata da un laccio rosso che facilita la presa per l’apertura. 

Per questa occasione abbiamo montato l’interfono Interphone U-COM 8R e l’operazione è risultata abbastanza semplice grazie alle predisposizioni nella calotta. Nel lato sinistro è pure presente un foro per far passare i cavi, ma in questo caso non siamo riusciti a usarlo perché il connettore dell’interfono era troppo grosso.

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In questa configurazione probabilmente l’Airoh Commander esprime al meglio il suo riuscito design spigoloso e aggressivo. Indipendentemente dalla livrea scelta, rimane uno dei caschi più belli disponibili sul mercato. 

La prima parte con la prova in versione stradale è disponibile qui.
La terza parte con la prova in versione off road è disponibile qui.