In prova: pneumatici Metzeler Roadtec 02

Con il Roadtec 02, Metzeler immette sul mercato una tecnologia brevettata che prevede un disegno del battistrada adattivo; creando così una nuova categoria di pneumatici: i super sport touring. Siamo stati sull’Isola di Man per provarli e raccontarvi le nostre impressioni di guida.

di Marco Manzoni


Già soltanto nominandola, la mente si riempie di immagini adrenaliniche di piloti che sfrecciano a “velocità curvatura” su strade comuni, tra muretti a secco, piante, campagne e percorsi urbani: stiamo parlando dell’Isola di Man.

La realtà che abbiamo trovato, invece, è qualcosa di meno adrenalinico, ma molto piacevole e coinvolgente.

Pioggia, nebbia, vento e sprazzi di sole ci hanno accompagnato durante la nostra prova: non ci siamo fatti mancare niente per vivere appieno quest’isola nel breve tempo a disposizione e provare le nuove Metzeler Roadtec 02.

Siamo stati infatti invitati da Metzeler su questa splendida e iconica isola proprio per saggiare le caratteristiche innovative dei suoi nuovi pneumatici.

È stata scelta l’Isola di Man perché, oltre all’iconografia che la contraddistingue, offre anche una grande varietà di situazioni, di strade e di asfalti: da quello perfetto del percorso del Tourist Trophy, alle strade lise dalla salsedine, fino a quelle ondulate e sporcate dalla pioggia nella parte sud dell’isola, più autentica e meno turistica.

Il Roadtec 02 è uno pneumatico che nasce con l’idea di assecondare l’innovazione tecnologica che ha coinvolto il settore delle moto e che le ha trasformate in mezzi polivalenti. Moto con mappature motore e sospensioni elettroniche che in pochi clic cambiano carattere e dinamica di guida.

Era necessario quindi che anche gli pneumatici stessero al passo con questo trend e riuscissero ad assecondare dei cambi di comportamento così ampi.

Il Roadtec 02 risponde proprio a questa esigenza e inventa un nuovo segmento: grazie all’innovativa tecnologia DYNATREAD riesce a creare la categoria degli pneumatici Super Sport Touring.

Questa tecnologia brevettata prevede un disegno del battistrada adattivo che consente di adeguare il comportamento delle coperture da sport-touring a supersport, in base allo stile di guida del motociclista.

Di fatto, l’idea tanto geniale quanto ovvia (una volta vista) di Metzeler è stata quella di passare da un classico approccio passivo degli intagli delle gomme a uno attivo sfruttando le deformazioni del disegno per incrementare le prestazioni e l’aderenza.

Così, i tecnici Metzeler hanno studiato come e quanto gli intagli subiscono delle deformazioni, per adattarne il disegno e trarre il massimo vantaggio da queste variazioni. Il risultato è un disegno del battistrada adattivo in grado di ampliare il campo di utilizzo di queste gomme, variando il comportamento dello pneumatico per adeguarlo ai diversi stili e condizioni di guida.

Le forze in gioco durante la marcia e quelle esercitate sulle gomme in curva, fanno in modo che gli intagli si deformino, chiudendosi o restando aperti in base alla quantità di forza ricevuta.

Un disegno del battistrada in grado di variare il comportamento dello pneumatico

Quando l’andatura è turistica o nelle giornate di brutto tempo in cui le velocità e le temperature di esercizio sono inferiori, gli intagli rimangono larghi e garantiscono il drenaggio in caso di pioggia.

Quando invece l’asfalto è asciutto, si alza il ritmo e la gomma si scalda, il disegno dello pneumatico si deforma a causa delle sollecitazioni e gli intagli si stringono gradualmente arrivando a chiudersi in determinati punti di contatto. Questo aumenta di fatto l’impronta a terra, l’aderenza e le prestazioni.

Metzeler Roadtec 02: dalla teoria alla pratica

Ecco spiegato il perché del nostro volo fino all’Isola di Man: dopo tutta questa teoria era necessario capire se e quanto questo sistema funzioni.

Facciamo una premessa: le moto dotate di riding mode differenti consentono di cambiare il loro comportamento in maniera consistente con pochi clic dei pulsanti sul manubrio, ma non aspettatevi reazioni analoghe dal sistema adattivo del Roadtec 02.

Non si tratta di una modifica che avviene in maniera netta e repentina come il cambio di un’impostazione elettronica, ma di un sistema che lavora in modo graduale dietro le quinte per ampliare il campo di funzionamento ottimale degli pneumatici.

Si ha quindi la possibilità di sfruttare un comportamento turistico passeggiando in tranquillità o una grande sportività quando ci si vuole divertire con l’acceleratore e angoli di piega considerevoli.

La grande fortuna di un test come questo che vi stiamo raccontando è quella di poter provare la stessa gomma su moto differenti in modo da capire le reazioni legate alle diverse ciclistiche e ai diversi stili di guida.

L’isola, poi, ci ha offerto una varietà di condizioni atmosferiche degna di un manuale di meteorologia.

Data la nostra indole viaggereccia, abbiamo evitato le moto più sportive con i semimanubri, in favore di modelli più avvezzi al moto turismo… con una rapida digressione su una naked (giusto per ricordarci che siamo stati giovani anche noi una volta).

Il primo approccio con queste coperture è avvenuto in condizioni di asfalto bagnato e abbiamo da subito apprezzato il lavoro delle nuova mescola “full-silica” per gli pneumatici anteriori e per le spalle di quelli posteriori, che ottimizzano l’aderenza chimica e restituisce sensazioni di sicurezza e aderenza positive.

Il centro e la base di quelli posteriori sono invece ad alto contenuto di silica (>80%) per bilanciare al meglio il rapporto tra grip e stabilità termica. Lo pneumatico posteriore è bimescola con una sezione centrale che si estende per circa il 20% della larghezza, mentre il restante 80% è equamente suddiviso tra le due spalle.

Raggiunta la famosa Mountain Road abbiamo avuto la fortuna di godere dell’incursione del sole per qualche minuto che ha asciugato il tratto di strada che Metzeler è riuscita a far chiudere al traffico per il nostro passaggio.

Qui è stato possibile alzare il ritmo e assaporare il lato “super-sport” delle Roadtec 02. Sulle moto di media cilindrata con ciclistiche affilate e erogazione rotonda, abbiamo notato una grande direzionalità e un’ottima propensione ad assecondare le intenzioni del pilota. La guida pulita e la scorrevolezza restituiscono prestazioni davvero elevate.

Quando invece si passa a moto più potenti e con alti valori di coppia e freno motore (ci riferiamo ad esempio alle sensazioni avvertite in sella alla BMW R 1250 R) si percepisce in maniera più definita il mordente della mescola e il grande grip sotto le sollecitazioni.

È forse su questa moto in particolare che abbiamo avuto le scariche di adrenalina più forti e apprezzato maggiormente la polivalenza delle Roadtec 02.

Durante le scalate più decise “di quick shifter”, a moto leggermente inclinata e con il boxer bavarese al massimo del suo freno motore, era evidente come le manovre cercassero di scomporre la ciclistica del mezzo e che il gran lavoro dello pneumatico posteriore contrastasse egregiamente questa tendenza.

La sensazione di aderenza è distintamente avvertibile. Anche in uscita dai tornanti, propinando secchiate di coppia al posteriore con moto ancora inclinata, il mordente sull’asfalto è risultato sempre ottimo e non è stato mai chiamato in causa il controllo di trazione.

Un’ottima propensione ad assecondare le intenzioni del pilota

Solamente sulla BMW S 1000 XR abbiamo percepito una certa resistenza alla discesa in piega ed è stato necessario “tirare” la moto verso l’interno curva per farla girare bene. Ci sentiamo di escludere però che si tratti di una caratteristica degli pneumatici; è più probabile si trattasse di un setup della moto non affine perché su nessun’altra moto abbiamo avvertito questa sensazione.

Per completezza di informazione le moto a disposizione erano oltre una trentina e durante la giornata ne abbiamo guidate circa la metà.

Nel pomeriggio abbiamo affrontato un itinerario più turistico nella parte sud dell’isola dove le strade sono spesso malconce e gli asfalti consumati, ma anche in questo caso la sensazione trasmessa era sempre di sicurezza e affidabilità.

Per un uso prettamente turistico ci è sembrato che la carcassa sia leggermente troppo rigida, a discapito di un po’ di comfort, ma si tratta pur sempre di uno pneumatico dall’indole sportiva ed è giusto che la precedenza venga data al giusto sostegno.

Si tratta quindi di uno pneumatico ideale per i viaggiatori che amano le prestazioni e non vogliono rinunciare alla sportività, anche abbinata ai lunghi viaggi su asfalto o all’uso durante l’intero anno.

Il sistema adattivo è sicuramente un’innovazione molto interessante che determina un ulteriore passo in avanti per il settore degli pneumatici da moto. Siamo quindi molto curiosi di vedere dove porterà questa nuova strada intrapresa dal Roadtec 02, quali ulteriori evoluzioni avrà questa tecnologia e, soprattutto, se potrà essere applicata anche a pneumatici di altre categorie e destinazioni d’uso.

Se siete curiosi di vederle in azione sulle strade dell’isola, non perdetevi il nostro video.

Misure

Gli pneumatici Metzeler Roadtec 02 sono disponibili nelle seguenti misure:

ANTERIORI

120/70 ZR17 M/C (58W) TL
120/70 ZR17 M/C (58W) TL (C)
110/80 R 19 M/C 59V TL
120/70 ZR19 M/C 60W TL

POSTERIORI

150/70 R 17 M/C 69V TL
160/60 ZR 17 M/C (69W) TL
170/60 ZR 17 M/C 72W TL
180/55 ZR 17 M/C (73W) TL
180/55 ZR 17 M/C (73W) TL (C)
190/50 ZR 17 M/C (73W) TL
190/55 ZR 17 M/C (75W) TL
190/55 ZR 17 M/C (75W) TL (O)

Metzeler Roadtec 02
Attitudine sportiva
8
Attitudine turistica
6.5
Comfort
6.5
Grip
9.5
Direzionalità
9
Maneggevolezza
8.5
Pro
Confidenza
Prestazioni sportive
Innovazione
Contro
Rigidità per l'uso turistico
Comfort su asfalti sconnessi
Da verificare durata chilometrica
8
Totale