Prova pneumatici ContiRoadAttack 4: oltre tremila chilometri

Dopo una veloce presa di contatto abbiamo messo alla prova i nuovi ContiRoadAttack 4 con un lungo tour attraverso l’Italia. Ecco le nostre impressioni.

di Donato Nicoletti


Ci eravamo lasciati con la presa di contatto, avvenuta con il caldo torrido di fine luglio, annunciando l’intento di mettere seriamente alla prova i ContiRoad Attack 4, i nuovi pneumatici concepiti per le sport tourer, le crossover e le naked ad alte prestazioni.

Attendiamo che il grosso dei vacanzieri liberi Milano, pianifichiamo un percorso che includa autostrade, strade statali oltre che regionali o provinciali, ci mettiamo dentro anche pianure, colline, montagne e ci mettiamo in strada.

I ContiRoadAttack 4 in strada

Per “scaldare le gomme” ci godiamo la A7 fino a Genova, e dal capoluogo ligure imbocchiamo la SS45 della Val Trebbia, dove le ContiRoadAttack 4 affrontano e digeriscono egregiamente le innumerevoli pieghe che portano a Piacenza grazie al disegno del battistrada che permette una ottima aderenza e un elevato angolo di piega in curva.

Le roventi temperature sulla A1 non sembrano inficiare il comportamento degli pneumatici, i quali reggono sia la velocità che le percorrenze autostradali a ritmo sostenuto. La sensazione è quella di una sorprendente leggerezza di guida, quasi che il mezzo non abbia contatto con l’asfalto, tanta è la facilità con cui la moto riesce a variare traiettoria da una corsia all’altra.

Da Bologna ci inerpichiamo sulla SS65 della Futa, transitando sulla Raticosa prima di scendere a Firenze e proseguire verso sud per affrontare la E45, strada temuta per i suoi cantieri perenni e per le condizioni disastrose in cui versa buona parte del suo asfalto.

Ha smesso da poco di piovere ma nell’alternanza tra fondo asciutto e umido i ContiRoadAttack 4 non mostrano comportamenti divergenti, mantenendo inalterato il grip anche in presenza di differenti tipi di asfalto, che sia quello nuovo appena posato o quello liso.

Rotolando verso sud

Passata Terni facciamo sosta al Lago di Piediluco, tocchiamo Rieti, Avezzano e Cassino ed entriamo in Campania fermandoci a Caserta. In questa parte del Paese le strade non godono generalmente di ottima salute, per cui si ha a che fare con superfici sconnesse, buche, giunture longitudinali e toppe di varia misura e natura, così sul dritto come in curva. Ciò nonostante, le ContiRoadAttack 4 non palesano particolari perdite di linearità del mezzo, quantomeno a velocità codice.

Da Caserta a Napoli ci sono circa venti chilometri; quindi perché non approfittarne e salire sul Vesuvio per godere del panorama? Lo storico vulcano segna il punto più a sud di questo long test, per cui è tempo di cominciare a risalire lo Stivale per affrontare nuove strade.

La Via Appia si presta volentieri alla bisogna, grazie al suo scorrere che ci porta sulla costa tirrenica del Circeo prima di attraversare come un fuso la pianura dell’Agro Pontino puntando diretta verso Roma. Le lunghe radici dei filari di pini marittimi rendono il fondo stradale un sobbalzo continuo, ma non pregiudicano il comportamento degli pneumatici.

Cassia, Garfagnana e Pianura Padana

Dalla Via Appia passiamo alla SS2 Cassia toccando il lago di Bolsena, attraversando la Val d’Orcia e Siena prima di imboccare la valle del Serchio ed entrare così in Garfagnana. La nuova mescola MultiGrip – morbida ai lati e più compatta al centro del battistrada – consente di risalire agilmente i tornanti che portano al passo di Pradarena senza mai dare l’impressione di cedere all’angolo di piega o alle asperità del fondo. Scendiamo il versante emiliano dirigendo verso Modena per imboccare la A22 del Brennero e concederci un’ultima “tirata” autostradale.

L’ultima tappa la percorriamo sotto un vero e proprio diluvio dalle parti di Valeggio sul Mincio, dove le ContiRoadAttack 4 patiscono la sede stradale praticamente allagata, manifestando una certa instabilità probabilmente a causa del disegno del suo battistrada molto slick oriented.

Rientriamo a Milano dopo aver percorso oltre tremila chilometri su strade di tutti i tipi, con asfalti vari e talvolta avariati, e in ogni condizione atmosferica. In definitiva, i ContiRoadAttack 4 si sono dimostrati pneumatici all’altezza del loro compito in condizioni ambientali ottimali, palesando qualche mancanza comportamentale in situazioni particolari come l’eccessiva presenza di acqua sull’asfalto o la percezione, in alcuni momenti, di grip vacuo a velocità autostradali sostenute, ma nel complesso svolgono egregiamente il loro lavoro, che è quello di garantire durata, prestazioni e comfort di guida.

Continental ContiRoadAttack 4
Rapporto Qualità-Prezzo
8.5
Versatilità
7.5
Durata
8.7
Pro
Prestazioni
Comfort di guida
Durata
Contro
Prezzo
Grip sul bagnato torrenziale
Poche misure disponibili
8.2
Totale