43 edizione Rally Dakar in Arabia Saudita

Al via la Dakar 2021, si parte il 3 gennaio da Jeddah

Questa mattina è stata ufficialmente presentata la 43ª edizione della Dakar. Il paese ospitante sarà sempre l’Arabia Saudita che l’anno scorso aveva già firmato un accordo commerciale per ospitare la gara più dura del mondo per cinque anni.

Nonostante le difficoltà legate alla crisi sanitaria globale la partecipazione all’edizione di quest’anno è sorprendente. Il numero degli iscritti è leggermente inferiore all’anno precedente, si passa infatti dai 342 del 2020 agli attuali 321 veicoli iscritti; le moto sono oltre 100, mentre i quad solo 21. Tra le novità di quest’anno ci saranno 26 veicoli iscritti nella categoria Dakar Classic, aperta ad auto e camion costruiti prima del 2000, in pratica una corsa nella corsa riservata ai veicoli che hanno fatto la storia di questo rally.

 

Prima dell’estate il ricco Paese degli sceicchi aveva fatto sapere che era loro ferma intenzione riuscire a organizzare la Dakar 2021, annunciando già un percorso di massima nonostante le tappe non fossero totalmente definite e confermando alcune novità già presentate nell’edizione 2020, quando per la prima volta nella storia è stato un paese del Medio Oriente a ospitare la gara.

Il percorso

12 sono le tappe che si snodano lungo un percorso di 7.646 km con partenza il 3 gennaio 2021 da Jeddah. La bandiera a scacchi sventolerà il 15 gennaio 2021 sempre a Jeddah sulle rive del Mar Rosso. Sono invece 4.767 i km di prove speciali con molte tracce nuove e mai percorse prima.

Un giorno di riposo è previsto il 9 gennaio ad Ha’il. Subito dopo si partirà per una tappa molto impegnativa: la Marathon dove la resistenza dei piloti e la gestione dei mezzi saranno messe a dura prova.

“Si sente spesso dire che partecipare alla Dakar è di per sé una vittoria” – David Castera

Quest’anno, vista anche la particolarità del periodo storico, si è cercato di garantire al massimo le condizioni di sicurezza, riducendo la lunghezza di alcune prove e anche la velocità media con cui viaggiano i concorrenti. Sarà una Dakar che valorizzerà la tecnica di guida, la navigazione e l’orientamento nelle aree inesplorate dei deserti sauditi.

L’uomo da battere è Ricky Brabec del team Monster Energy Honda Team che nella prima edizione della Dakar in Arabia Saudita ha trionfato nella categoria moto portando a casa una vittoria storica. Infatti in sella alla sua Honda CRF450 Rally ha messo fine al dominio arancione che durava ininterrottamente da 18 anni.

Grandi nomi sono presenti anche al volante di auto, camion e quad: Ignacio Casale, Carlos Sainz, Nasser Al-Attiyah, Sebastien Loeb, Joan “Nani” Roma e Cyril Despres.

— DAKAR RALLY (@dakar) November 25, 2020

Il 2 gennaio si svolgerà un breve prologo di appena 11 km che determinerà le posizioni di partenza per la tappa di apertura.

La categoria che ci sta più a cuore resta la Malle Moto. I concorrenti iscritti, senza alcun tipo di assistenza, dovranno prendersi cura dei loro mezzi e risparmiare le forze durante la gara perché a fine giornata, una volta arrivati al bivacco, saranno soli a dover sistemare la moto e a organizzare la tappa successiva. Sono piloti-veterani, affascianti dall’avventura e consapevoli che la priorità è l’economia delle forze e del proprio mezzo. Tra loro spicca il nome di Emanuel Gyenes, già tre volte vincitore in questa categoria.

Corri Picco, corri!

Era il 1985, poi il 1988 e ancora nel 1989, per tre volte Franco Picco è salito sui gradini del podio della Dakar. Oggi alla tenerissima età di sessantacinque anni Franco Picco correrà di nuovo la sua Dakar, che si rivela essere sempre una gara speciale, come ci ha raccontato Nicola Dutto in una bellissima intervista sulle nostre pagine, o come l’ha affrontata Lyndon Poskitt nella sua serie TV.

Clicca il pulsante play in alto per guardare la presentazione ufficiale della Dakar 2021.