Motor Bike Expo 2022 ha aperto i battenti agli appassionati, confermando la determinazione di Paola Somma e Francesco Agnoletto nel voler dare continuità a un evento che rappresenta da tempo un punto di riferimento per chi ama le due ruote.
È noto che l’appuntamento scaligero deve la sua ragion d’essere al custom e al mondo delle personalizzazioni – ambito che occupa buona parte della superficie espositiva – ma negli ultimi anni ha avuto la capacità di allargare i suoi orizzonti anche alle altre declinazioni del motociclismo.
Per cui ecco l’area dedicata al turismo e all’avventura, con la presenza di vari tour operator e di altre realtà che gravitano intorno al nostro “pianeta” di riferimento. Ci siamo concessi un giro tra gli stand alla ricerca di proposte e novità relative al settore che più ci interessa.
Cominciamo con Ducati: il marchio bolognese ha esposto il prototipo della DesertX in versione quasi definitiva. Ammiratissima e ambitissima da molti, inclusa la redazione di RoadBook che non vede l’ora di metterci sopra le mani.
Yamaha ha invece portato la T7 Rally Edition, un concept realizzato in collaborazione con il dakariano Alessandro Botturi, avvolta da una singolare veste grafica e pronta per affrontare le piste più impegnative.
Benelli era a Verona con l’attesa TRK 800, evoluzione di stile e potenza (80 CV) della vendutissima TRK 502, che si presenta con un design aggressivo e dinamico. Anche per lei la lista dei pretendenti al trono, pardon alla sella, sembra essere già consistente.
Nel reparto pneumatici significativa la presenza di Mitas e Goldentyre, quest’ultima appena arrivata sul mercato italiano grazie all’apertura della filiale nazionale. Entrambi i marchi hanno a listino diversi pneumatici per moto da viaggio e per il fuoristrada, anche quello impegnativo.
Tra i produttori di accessori abbiamo trovato SW-Motech con la nuova linea di borse laterali morbide SysBag WP e Wunderlich, da sempre specializzata nell’accessoriare la gamma BMW anche con idee stravaganti.
MBE 2022: non solo moto
Proseguendo nel nostro percorso esplorativo ci siamo imbattuti nello stand di Liqui Moly – fornitissimo di prodotti per la cura e la manutenzione della motocicletta (e non solo) – e in quello della 1000 Curve, la ormai nota manifestazione concepita come una sorta di “caccia al tesoro” motociclistica di cui vi abbiamo parlato su RoadBook 20 e 26.
Geniale la sacca portacaschi Helmet Security Bag della polacca Deemeed, che si lega alla moto in sicurezza tramite dei cavi metallici antifurto e antieffrazione.
Fra le tante realtà presenti a MBE 2022 non poteva mancare l’hospitality truck di Enduro Republic per illustrare le loro attività nel piacentino e nemmeno la presenza di Daniele Donin, il quale ha presentato il suo recente libro “Il respiro della strada” nello stand della ONLUS Bambini nel Deserto, alla quale vanno i proventi della vendita del volume.
Ospite anche il progetto Ayris, impegnato in un programma di riforestazione in Africa, che illustrava il calcolatore di CO2 online, uno strumento per capire quanti alberi si dovrebbero piantumare per compensare l’inquinamento prodotto dal proprio mezzo di trasporto, moto comprese.
Naturalmente a MBE c’era questo e molto altro per soddisfare le varie anime della passione motociclistica. Nemmeno noi siamo rimasti indifferenti davanti alle evoluzioni di Toni Bou: il pluricampione catalano ha dato sfoggio delle sue incredibili capacità con numeri di alta scuola trialistica, chiudendo di fatto una edizione che agli occhi di qualcuno può essere stata sottotono ma, a volte nella vita, ci sono frangenti in cui la qualità prevale sulla quantità.
Sarà andata davvero così? Noi non lo sappiamo, ma siamo fiduciosi perché ciò che contava era dare un segnale forte a tutto l’ambiente, per mantenere viva quella scintilla che brilla negli occhi di ognuno di noi e che non dovremmo mai fare affievolire, anche davanti alle prove più difficili della vita.