passo Gardena in moto

Passi dolomitici in moto: i cinque da fare almeno una volta

I passi dolomitici in moto sono certamente il sogno di ogni amante delle due ruote e un’esperienza che ogni motociclista dovrebbe vivere almeno una volta nella vita. Quelli che vi proponiamo sono quasi sicuramente tra i più belli.

di Riccardo Fiabane


Dopo aver effettuato un controllo della moto e aver preparato accuratamente tutto il necessario, è il momento di assicurarsi che i bagagli siano saldamente fissati, salire in sella e partire per un’avventura che sicuramente resterà per sempre nel cuore di ogni motociclista.

Passo Pordoi

Valico alpino situato lungo il confine tra Veneto e Trentino-Alto Adige, il passo Pordoi collega il gruppo del Sella alla Marmolada. Per poter anche solo immaginare quali sensazioni ed emozioni adrenaliniche sia in grado di offrire a coloro che decidono di percorrerlo in sella alla loro due ruote basti pensare che il tratto che unisce Arabba (in provincia di Belluno) con Canazei, nel cuore della Val di Fassa in Trentino Alto-Adige, è lungo appena 12 chilometri ma vede in questo tratto brevissimo la presenza di ben 28 tornanti.

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Una volta giunti sulla cima, il passo Pordoi ripaga abbondantemente ogni motociclista per l’impegno messo lungo il percorso: dalle sue vette è infatti possibile spaziare con lo sguardo e perdersi con la meravigliosa vista sui massicci dolomitici circostanti.

Passo Giau

Salire verso il passo Giau in moto significa percorrere con la propria amata due ruote una delle strade più belle d’Europa. Famoso soprattutto per le storiche imprese del Giro d’Italia, il Giau è comunque uno dei valichi alpini più suggestivi delle Dolomiti bellunesi e di tutto il territorio.

Il passo Giau rappresenta la via di comunicazione tra la Val Fiorentina e la val Boite ed è raggiungibile grazie alla SP 638 che mette in collegamento Cortina d’Ampezzo con altre località vicine, come Colle Santa Lucia e Selva di Cadore.

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Proprio uscendo da Cortina d’Ampezzo è possibile raggiungere la vetta del passo Giau imboccando prima la SS51, poi la SR48 e infine la SP638. La prima parte del tratto si presenta abbastanza lineare, mentre nel secondo tratto il percorso si fa via via più impegnativo, con curve e tornanti.

Passo Gardena

In un percorso che ha come obiettivo quello di condurre alla scoperta dei cinque più bei passi dolomitici non poteva certo mancare una sosta al passo Gardena. Considerato da molti il valico turistico dell’Alto Adige, il passo Gardena in moto è un’avventura destinata senza ombra di dubbio a lasciare il segno in chiunque decida di viverla in sella alla propria due ruote.

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Il valico alpino delle Dolomiti è situato a più di 2.000 metri di altitudine  tra Selva di Val Gardena e Corvara in Badia. L’origine del nome è legata alla posizione strategica che occupa: il termine Gardena deriva infatti dal latino cardus che significa confine. In effetti il passo Gardena può essere considerato l’esatto punto di confine tra le cime dolomitiche del Gruppo Sella e quelle del Gruppo del Cir.

Per raggiungere il punto più alto del passo Gardena, collocato a 2.121 metri sul livello del mare, partendo da Corvara in Badia è necessario affrontare con la propria moto un percorso di 9,3 chilometri che copre una pendenza media del 6,4% con una punta massima del 12%.

Passo di Valparola

Una tappa imperdibile durante un tour in moto che va a toccare i cinque migliori passi dolomitici non può certo tralasciare il passo di Valparola. Conosciuto anche con il soprannome di Intrà i Sass in ladino, il valico offre una serie di salite, curve e tornanti che si snodano attraverso un paesaggio davvero mozzafiato.

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Lungo il percorso non mancano neppure luoghi e monumenti che ricordano il ruolo strategico avuto dal passo Valparola in passato, quando è stato teatro di episodi tra i più cruenti durante la Prima Guerra Mondiale.

Situato tra le province di Belluno e Bolzano il passo di Valparola non è certamente considerato né il più alto valico né il più pendente tra i passi dolomitici. Eppure con i suoi 2.192 metri sul livello del mare permette di vivere un’esperienza adrenalinica indimenticabile a tutti coloro che scelgono di affrontarlo sulla propria due ruote. Il tratto più ripido è l’ultimo, quando in un tragitto di appena un chilometro viene superato un dislivello che va da 2.060 a 2.155 metri sul livello del mare, con una pendenza del 9,5%.

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Passo Sella

Lo abbiamo lasciato per ultimo, ma questo non significa che si tratti del meno importante. Il passo Sella è considerato (a ragione) il cuore pulsante delle Dolomiti, particolarmente frequentato dagli amanti delle due ruote nella bella stagione.

La presenza di numerosi rifugi, ristoranti e baite rende particolarmente facile trovarsi a conversare e stringere amicizia con altri motociclisti. Per giungere sulla vetta il percorso migliore è quello che, partendo da Bolzano, sale attraverso la strada che conduce al Brennero. Fatti alcuni chilometri si trova il bivio per Fiè allo Sciliar che, una volta imboccato, permette di giungere a Ortisei e poi a destinazione.