Le moto in fuoristrada danneggiano l’ambiente o no?

di Dario Tortora


Su RoadBook non ci occupiamo di enduro in senso stretto, ma si sa che ci piace portare le ruote fuori dal bitume appena possibile per cui la possiamo considerare una pratica verso cui proviamo una naturale empatia.

Sottolineiamo sempre l’importanza di osservare eventuali divieti e di mantenere un atteggiamento amichevole e rispettoso nei confronti degli altri fruitori dei sentieri e delle strade a fondo naturale, ma resta il fatto che noi motociclisti veniamo visti male soprattutto dagli ambientalisti (o sedicenti tali), che non mancano mai di ricordare come il transito dei veicoli motorizzati sia causa di danni ai terreni che vengono “scavati” dalle gomme tassellate.

Vedi anche:
Tre curiosità alla partenza della terza Gibraltar Race

Dall’altro lato della barricata molti enduristi sono convinti di essere invece una risorsa per il territorio, ad esempio perché contribuiscono a tenere agibili dei sentieri di cui altrimenti si perderebbero le tracce perché caduti nel dimenticatoio; percorsi che si rivelano poi fondamentali per i soccorsi in caso di calamità naturali o anche in un’ottica antincendio.

Dove sta la verità, al di fuori delle reciproche tifoserie? CER Lombardia – Escursionisti Lombardi su ruote, un’associazione che si occupa di tutelare i diritti degli enduristi e promuove interessanti attività didattiche e meritevoli operazioni di manutenzione e pulizia dei sentieri, presenta un’iniziativa che, in caso di successo, contribuirà a instaurare finalmente un dibattito informato e basato su dati concreti.

Vedi anche:
Honda Test-Tour 2023 per provare Hornet e Transalp

L’idea consiste nel commissionare a un ente terzo imparziale uno studio che misuri in modo scientifico l’impatto dei mezzi motorizzati sulle strade a fondo naturale, così da poter analizzare l’eventuale erosione di suolo e i fenomeni correlati (frane, smottamenti ecc.). A oggi non esiste uno studio a livello europeo che approfondisca l’argomento. Le uniche analisi effettuate hanno affrontato l’argomento in maniera superficiale, o prendendo in esame ambienti circoscritti come piste e circuiti.

Uno studio che misuri scientificamente l’impatto del fuoristrada

La consulenza tecnica ha un costo stimato fra i 4.000 e i 6.000 euro, motivo per cui CER Lombardia ha avviato una raccolta fondi su GoFundMe. Si può partecipare con qualsiasi cifra e vi invitiamo a contribuire, fosse solo per fare finalmente chiarezza su un argomento che viene spesso usato contro la nostra attività. A torto o a ragione, lo scopriremo.