Passo Giau in Moto

Passo Giau in moto: itinerario sulle Dolomiti

L’esperienza di un viaggio sulle Dolomiti in sella alla propria moto è sicuramente il sogno di ogni motociclista, anche perché questa vasta zona offre centinaia di spunti per itinerari all’insegna della libertà immersi in panorami stupendi. Tra i tanti squarci pittoreschi che offre il paesaggio troviamo la Valle d’Ampezzo, con la sua caratteristica cornice che ogni anno attrae visitatori da ogni parte del mondo.

di Riccardo Fiabane


In quest’ampia conca soleggiata si trova una delle località sciistiche più famose di tutto l’arco dolomitico: Cortina d’Ampezzo. Partire da questo luogo per le gite in moto è sempre una grandissima emozione. Tra le tantissime mete che propone ve n’è una particolarmente apprezzata dai motociclisti per le sue particolari caratteristiche: si tratta di quella che si dirige verso il Nuvolau. Siete pronti a mettervi in sella? Bene, allora partiamo alla volta del passo Giau in moto.

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Come raggiungere il passo Giau

Per raggiungere il passo Giau partendo da Cortina d’Ampezzo imboccare la SP638 in direzione sud, da qui si affrontano una serie di curve e tornanti inizialmente contornati da boschi. Man mano che si sale la fitta vegetazione lascia spazio ad ampie distese aperte che permettono di ammirare le più famose cime delle Dolomiti.

Gli incredibili riflessi che il sole dona a queste meraviglie della natura saranno una tentazione irresistibile per qualche sosta in una delle tante aree situate lungo il percorso. Sicuramente nessuna fotografia potrà mai imprimere tutte le emozioni che quegli scenari accendono dentro a ognuno di voi, tuttavia qualche scatto permetterà di portare a casa un ricordo in più di questa meravigliosa avventura.

La salita che collega Colle Santa Lucia al passo Giau è sicuramente più lunga e più aspra rispetto a quella di Cortina d’Ampezzo. Una salita di ben 30 lunghi tornanti che conduce a 2.236 metri di altitudine ma che, una volta raggiunta la meta, saprà offrire davvero emozioni uniche. Il passo Giau non è infatti come tutti gli altri passi di montagna. In questo punto ecco le incredibili bellezze che hanno reso il paesaggio dolomitico così famoso in tutto il mondo: bellezze a 360° che permettono di ammirare le cime più celebri di questo piccolo angolo di paradiso.

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Arrivati al passo c’è un ampio parcheggio posto al centro di un vasto alpeggio. Ci si trova così ai piedi del Nuvolau e dell’Averau. Spaziando con lo sguardo a ovest si ammirano le Cime d’Auta, le Pale di San Martino, il Piz Boè, la Marmolada e i Setsass. Spostando gli occhi a est invece sullo sfondo la conca di Cortina d’Ampezzo, la Croda Rossa, le Tofane, il Pomagagnon, Croda da Lago, Lastoni di Formin e il Cristallo.

Da qui inizia la discesa in direzione Selva di Cadore e una volta raggiunta Cadalonga si possono scegliere due strade: percorrere la strada tortuosa che passa attraverso Colle Santa Lucia, oppure optare per la SP20 che porta fino a Caprile. Noi vi consigliamo quella verso Colle Santa Lucia, anche se il percorso si presenta decisamente più impegnativo: una volta raggiunto il borgo troverete un luogo incantevole che saprà ripagarvi abbondantemente della fatica impiegata.

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L’ultimo tratto di strada, quello che costeggia il torrente Cordevole, si presenta decisamente più diritto e darà modo di concedere qualche distrazione in più per ammirare il panorama che si fa via via sempre più suggestivo. Poco più avanti si arriva ad Alleghe, un ridente paesino di montagna situato alle pendici del monte Civetta e sulle sponde dell’omonimo lago. La cornice straordinaria di questo piccolo gioiello, incastonato tra le rocce del monte maestoso e le acque azzurrissime del lago, saprà regalare emozioni uniche.

La bellezza del luogo farà apparire quasi impossibile pensare che proprio qui si siano consumati una serie di crudeli delitti. Una catena di ben quattro omicidi, infatti, dal 1933 al 1946, avvenuti tutti sulle sponde del lago e all’interno di un importante hotel del paese, che hanno ispirato prima un libro scritto da Sergio Saviane nel 1964 e successivamente la miniserie televisiva “Buio nella valle” prodotta nel 1984.

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Itinerario

L’itinerario che abbiamo pensato per questo viaggio sul passo Giau in moto prevede la partenza da Cortina d’Ampezzo, la salita fino al passo situato a 2.236 metri e l’arrivo a Selva di Cadore. Da sempre Cortina è considerata dai motociclisti di ogni parte d’Europa la tappa ideale da cui partire per un viaggio in moto alla scoperta di qualche incantevole luogo delle Dolomiti e anche stavolta, in vista di un tour sul passo Giau in moto, quale località avremmo potuto scegliere se non proprio lei, la Regina delle Dolomiti?

Il versante che sale da Cortina d’Ampezzo verso il Passo Giau è tutto sommato abbastanza breve anche se richiede impegno, mentre quello che ridiscende poi sul versante opposto, in direzione Selva di Cadore, è particolarmente apprezzato dai motociclisti per la sua durezza che saprà però regalarvi tutta l’emozione di una conquista, tornante dopo tornante.

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Informazioni utili

Il periodo più indicato per organizzare un tour alla scoperta del passo Giau in moto è sicuramente quello che va da fine aprile a settembre. I forti sbalzi termici consigliano un abbigliamento termico e traspirante sotto, coadiuvato da calde protezioni in superficie.