Passo dello Stelvio in moto

Passo dello Stelvio in moto: itinerario e consigli utili

Con i suoi 2.758 metri di quota è il più alto passo in Italia e il secondo in Europa: sicuramente programmare un viaggio che permette di percorrere il Passo dello Stelvio in moto è un’esperienza che ogni motociclista vorrebbe poter vivere.

di Riccardo Fiabane


Ecco allora qualche consiglio per organizzare un tour mozzafiato, tra panorami incantevoli e antichi tracciati.

Dove si trova il Passo dello Stelvio

Il Passo dello Stelvio collega l’Alto Adige, la Lombardia e la Svizzera. Il collegamento risale all’Ottocento e fu costruito su ordine dell’imperatore Francesco II d’Asburgo. Conosciuto anche come “Tetto d’Italia” o “Regina delle Strade”, rappresenta ancora oggi un capolavoro di ingegneria e, dopo quasi due secoli, ancora appassiona e incanta i turisti di tutto il mondo.

Affrontare il Passo dello Stelvio in moto significa dare libero sfogo all’adrenalina, che sale vortiginosamente di pari passo con l’altitudine. Il tragitto di una trentina di chilometri si snoda attraverso numerosi tornanti, e il tracciato avvincente conduce alla scoperta di squarci paesaggistici di rara bellezza. Sono 48 i tornanti sul lato altoatesino, che si sommano ai 36 sul versante lombardo, con una pendenza che varia dal 7,1% al 7,7%. Non a caso lo Stelvio è da sempre sinonimo di turismo e sport, non solo sci estivo ma anche ciclismo e trekking.

Vedi anche:
HAT Pavia-Sanremo 2022: caldo, polvere e divertimento

Per potersi concedere un passaggio sul Passo dello Stelvio è però necessario pianificare bene il viaggio, considerando anche il periodo di chiusura. Il passo rimane aperto indicativamente da maggio a ottobre.

Itinerario

Come spesso accade per molti percorsi in moto sui grandi passi, anche per lo Stelvio vi è solo l’imbarazzo della scelta su quale direzione scegliere. Il percorso può essere fatto in entrambi i sensi, sia partendo dall’Alto Adige in direzione della Lombardia che viceversa.

Il percorso più amato dai motociclisti è quello che, partendo da Prato allo Stelvio, raggiunge l’apice del passo passando per Ponte di Stelvio, Gomagoi e Trafoi.

Vedi anche:
Ticino in autunno: dove i colori si fondono con la fantasia

Un’ottima alternativa per chi è alla ricerca di un percorso di nicchia è sicuramente quella che prevede la salita in vetta partendo dal lato svizzero. In questo caso è necessario partire da Santa Maria Val Müstair, situata a 1.375 metri di altitudine, dirigendosi verso il Giogo di Santa Maria o Passo dell’Umbrail. Il percorso non è certo facile, con tracciati stretti e, fino al 2016, anche dei tratti sterrati. Arrivati poi al Passo dell’Umbrail è possibile proseguire lungo la statale SS38 che arriva da Bormio e sale fino in vetta.

Qualunque versante si scelga, l’impegno richiesto è sicuramente elevato e non ammette distrazioni neppure per ammirare il paesaggio: meglio prevedere qualche piccola sosta per sgranchirsi le gambe e concedersi qualche scatto ogni tanto, piuttosto che farsi distrarre mentre si è alla guida.

Vedi anche:
Blue Bike Camp di Yamaha, la scuola per maxienduro

Il versante lombardo permette di trovare un numero maggiore di punti in cui fare una sosta, mentre quello altoatesino, con la sua strada più stretta, richiede maggior attenzione. Il percorso è sicuramente avvincente ma occorre porre grande attenzione in sella alla moto poiché il forte richiamo turistico rende la strada molto trafficata nel periodo di apertura e non è certo inconsueto incrociare moto, auto e camper che procedono in entrambe le direzioni. Non si tratta quindi di un tracciato da fare a forti velocità, ma si tratta invece di un percorso che, se affrontato con la dovuta concentrazione, saprà regalare molte emozioni.

Consigli

I momenti migliori per concedersi e godersi al meglio la salita sul Passo dello Stelvio in moto è certamente al mattino, quando si è ancora freschi e riposati e il traffico non è ancora caotico. Potendo organizzare il viaggio sarebbe indicato evitare il week-end e scegliere invece qualche giorno a metà settimana.

Vedi anche:
Kamchatkaraid: in moto lungo la penisola arabica

Per quanto riguarda l’abbigliamento da portare con sé è fondamentale vestirsi a strati, in quanto non è affatto inconsueto trovarsi immersi in temperature abbastanza fresche anche in estate. L’altitudine non è certo indifferente e oltre 2.700 metri è abbastanza facile imbattersi in giornate ventilate.

Nelle valigie sarebbe bene sempre inserire qualche indumento pesante, poiché basteranno poche nuvole per far scendere rapidamente la temperatura. Non è neppure improbabile ritrovarsi a veder cadere qualche fiocco di neve, soprattutto se programmiamo il viaggio in moto sullo Stelvio a maggio o ottobre.

Per chi ha ancora voglia di passi

Dopo aver sfidato le salite che conducono sulla vetta dello Stelvio è rimasta voglia di passi? Sempre in Alto Adige ce ne sono altri che nessun motociclista può perdersi: Pordoi, Sella, Campolongo e Gardena. Se li osserviamo sulla carta appaiono come un unico cerchio: è possibile partire da un qualsiasi punto e, finito il giro, ritrovarsi lì, perché in effetti sono tutti collegati tra loro.