Moto Guzzi, sulla strada da un secolo

Nel 2021 Moto Guzzi taglierà un traguardo importantissimo, che pochi altri possono vantare. 100 anni sulla strada, 100 anni di passione vissuta attraverso momenti di gloria e periodi di difficoltà. Ma, nonostante tutto, a Mandello del Lario l’aquila continua a spiegare le sue ali.

di Donato Nicoletti


Solitamente, per ovvia deontologia, un redattore dovrebbe svolgere il suo lavoro con distaccamento e imparzialità visto il ruolo che ricopre, ma ci sono situazioni che a volte generano un conflitto, o portano a galla dei ricordi. Risulta quindi difficile non restare indifferenti nel parlare di un evento di portata storica per il più longevo dei marchi motociclistici nostrani.

La Moto Guzzi ha rappresentato, e ancora rappresenta, la storia della motocicletta in Italia, ed è stata per molti, compreso lo scrivente, la “nave scuola” con cui ha cominciato a solcare i “mari” della passione a due ruote, quel primo amore che, anche dopo oltre trent’anni non si può, e credo non si dovrebbe, dimenticare.

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Il 15 marzo del 1921, due giovani intraprendenti e di belle speranze, Carlo Guzzi e Giorgio Parodi, fondarono a Genova la Società Anonima Moto Guzzi, grazie all’ingegno del primo e ai capitali del padre del secondo. Però, come anche i sassi sanno, la sede operativa di Moto Guzzi ha da sempre preferito le acque lacustri a quelle salmastre del Mar Ligure, visto che le fondamenta dello stabilimento di produzione vennero gettate a Mandello del Lario.

Da allora, quel ramo del Lago di Como ha visto nascere diversi capisaldi della tecnologia motociclistica italiana, dalla GT 500 Norge (che Giuseppe Guzzi, fratello maggiore di Carlo, portò fino al circolo polare artico, nel 1928), all’Airone 250 (1939) e al famoso Galletto (1950) che diede un fondamentale contributo alla motorizzazione di massa nel nostro Paese.

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Grazie alla continua spinta propulsiva delle idee innovative di Umberto Todero, Enrico Cantoni e Giulio Cesare Carcano, la Moto Guzzi divenne la prima azienda motociclistica al mondo a dotarsi di galleria del vento.

Carcano fu il deus ex machina del periodo d’oro della Moto Guzzi, colui che concepì la maggior parte delle moto che fruttarono alla casa di Mandello 15 titoli mondiali di velocità e 11 Tourist Trophy, senza dimenticare la strabiliante Otto Cilindri del 1955.

Risale invece agli anni Sessanta la nascita dell’iconico motore bicilindrico a V di 90° di 700 cc e trasmissione ad albero cardanico, destinato a diventare negli anni il simbolo stesso della Guzzi, grazie a modelli come V7 Special, V7 Sport, California e Le Mans.

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Moto Guzzi continuò su questa falsariga anche agli inizi del nuovo millennio, proponendo modelli come la Stelvio, la Norge, la Breva e declinazioni sportive come la Griso, la 1100 Sport o la imponente, e forse poco compresa, California 1400.

La classica architettura del propulsore si evolve tecnicamente fino ai giorni nostri, acquisendo la dotazione dei più avanzati, e ormai imprescindibili, controlli elettronici, necessari a produrre motociclette come la V7, la V9 Bobber, o la viaggiatrice tuttofare V85 TT.

Quindi, data cotanta storia, Moto Guzzi non poteva esimersi dal celebrare degnamente il suo primo secolo di vita. Dal 6 al 12 settembre Mandello del Lario diventerà ancora una volta il centro del Guzzismo internazionale accogliendo appassionati dell’aquila e Guzzi di ogni epoca, provenienti da ogni parte del globo, per celebrare le Giornate Mondiali Moto Guzzi 2021. Le tappe di avvicinamento alle celebrazioni possono essere seguite sul sito dedicato all’evento di settembre.

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Per celebrare i 100 anni dalla sua fondazione, Moto Guzzi ha inoltre concepito una serie limitata con “Livrea Centenario” dedicata alle V7, V9 e V85TT, la quale si ispira ai colori portati in pista dal marchio su moto leggendarie e facilmente riconoscibili per l’abbinamento cromatico, tra il grigio naturale del metallo e il verde, che le contraddistingueva dalle altre.

A completare la rivisitazione grafica della gamma per le celebrazioni del 2021 contribuiscono le selle rivestite in materiale naturale, come quello della pelle, l’aquila con finitura dorata e il logo dedicato che celebra graficamente i 100 anni della Moto Guzzi.