Un viaggio in Portogallo in moto sulle tre Honda con motore 1100: da Lisbona a Porto per saggiare analogie e differenze tra moto in cui batte lo stesso cuore bicilindrico.
di Antonio Femia
Che il motore sia il cuore di una motocicletta è indiscutibile: è intorno a lui che bisogna costruire il veicolo perché ne costituisce la massa più corposa. Se dal punto di vista tecnico è un concetto quasi banale, la sua messa in pratica può dare forma a prodotti radicalmente diversi e capaci di suscitare emozioni opposte.
È questo il caso del motore Honda da 1.084 cc, che monta su tre moto lontane tra loro per design ma accomunate da una certa propensione al viaggio. Si tratta di modelli presentati negli ultimi anni che la Casa ha pensato bene di far provare tutti insieme alla stampa, organizzando un vero e proprio viaggio di due giorni da Lisbona a Porto chiamato Secret Portugal.
Il percorso di circa 600 km, per lo più su strade secondarie dell’entroterra tra le singolarità geografiche del Paese, ha visto dodici giornalisti di varie nazioni europee alternarsi alla guida delle tre moto.
Capostipite della gamma è la ben nota Africa Twin 1100 Adventure Sports, più volte protagonista sulle nostre pagine, a cui ha fatto seguito lo scorso anno la NT1100: una tourer stradale con ruote da 17”, carena e gran parabrezza che alla sua presentazione stampa ci aveva molto convinto.
A completare il terzetto c’è la CMX1100, per gli amici Rebel, la bobber che proprio in occasione di Secret Portugal viene presentata alla stampa nella versione T, ovvero con valigie e parabrezza.
Sono evidentemente tre moto molto diverse tra loro che dimostrano come, lavorando bene, le famigerate piattaforme non siano un limite ma il punto di partenza per creare macchine ancora migliori riducendo costi di produzione e prezzo finale.
Vi raccontiamo nel dettaglio questo viaggio e le moto con cui l’abbiamo fatto nell’articolo “Tris Lusitano” sul numero 36 di RoadBook e nel video che segue. Buona visione.