I 5 itinerari da fare in autunno in moto

L’autunno è arrivato e la natura è pronta a stupirci con i suoi mille colori. Ammirare la campagna viaggiando in sella a una moto in questo periodo può davvero rivelarsi entusiasmante. Ecco allora cinque itinerari da non perdere per una gita in autunno in moto.

di Riccardo Fiabane


Le Langhe

Una gita tra la fine di settembre e ottobre in provincia di Cuneo, nel sud del Piemonte, permette di ammirare un panorama davvero unico al mondo. Si tratta delle campagne che ospitano i vigneti di Barolo, Nebbiolo e Barbaresco.

Oltre a produrre vini in grado di deliziare anche i palati più esigenti, le vigne assumono in autunno colori unici che donano loro un fascino speciale e si estendono a perdita d’occhio disegnando il paesaggio con trame geometriche.

Sono davvero molti gli itinerari da fare in moto nelle Langhe, e tutti uniscono allo splendore dei vigneti la bellezza dei piccoli borghi di cui sono punteggiati.

Tra tutti spicca quello che corre lungo la Strada Romantica delle Langhe: un tragitto di circa 80 km che parte da Vezza d’Alba e raggiunge Camerana attraversando Neive, Treiso, Benevello, Sinio, Murazzano e Mombarcaro.

Lungo questo itinerario piacevole da fare in moto in autunno è possibile scoprire la bellezza e l’unicità di  luoghi che dal 2014 fanno parte del Patrimonio dell’umanità UNESCO.

Vedi anche:
Viaggi in moto nella Fase 2: così vicino, così lontano

Lungo il percorso si passa dalla grazia di borghi medievali ben conservati al fascino unico dei vigneti, trovando di tanto in tanto delle terrazze panoramiche in cui sostare per concedersi qualche piacevole scatto.

Questo tracciato è destinato al mototurista che, più che semplici curve da affrontare, è alla ricerca di scenari romantici e strade avvincenti ma non impegnative.

Val d’Orcia

Le strade della Val d’Orcia si snodano tra dolci colline e borghi rinascimentali in cui concedersi una sosta da dedicare alla scoperta delle bellezze artistiche del nostro Paese.

Partendo da Montalcino il percorso permette di raggiungere Radicofani lungo un tragitto di circa 70 km di luoghi dal fascino unico in terra senese. Tra le località che troviamo lungo la strada ci sono San Quirico d’Orcia, Pienza e Castiglione d’Orcia.

Si tratta di una delle più belle zone della Toscana, costellata di tanti piccoli paesi che, per la loro bellezza architettonica e per le enormi ricchezze artistiche che custodiscono, sono stati dichiarati Patrimonio dell’umanità UNESCO.

Una gita in moto in autunno nella Val d’Orcia può rappresentare la scelta perfetta per il mototurista che vuole concedersi un bel week-end da trascorrere lentamente alla scoperta di fantastici panorami.

Il percorso scorre infatti lungo strade provinciali sinuose, ma al tempo stesso facili da dominare, capaci di regalare a ogni angolo scorci di paesaggi mozzafiato.

Vedi anche:
Easy Rider – Mito, arte, motocicletta

Da non lasciarsi sfuggire poi una sosta enogastronomica per scoprire i prodotti più amati di questo lembo di terra: dal famoso pecorino di Pienza al prelibato Brunello di Montalcino.

Cinque terre

Uno degli itinerari più suggestivi per una gita in autunno in moto è sicuramente quello che si snoda lungo il tratto costiero delle Cinque Terre, in provincia di La Spezia.

Il percorso è caratterizzato dall’andamento irregolare e frastagliato tipico delle strade della Liguria, lungo il quale si aprono prospettive e scenari unici al mondo. Ognuno dei borghi situati lungo il tragitto è un piccolo compendio di storia, frutto dell’ostinazione nel realizzare centri abitati in zone per lo più rocciose e scoscese.

Nell’organizzare un viaggio in moto nelle Cinque Terre è bene prevedere delle soste che permettano di passeggiare tra gli antichi sentieri dove aleggiano profumi e fragranze caratteristiche e di godere della piacevole brezza marina. Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso non sono solo i centri che costituiscono le Cinque Terre, ma anche piccole oasi ricche di bellezze artistiche e naturali.

L’itinerario che li unisce è lungo circa 50 km e, senza soste, richiederebbe appena due ore di viaggio in moto. Ma già a pochi chilometri dalla partenza ci si rende conto che non avrebbe senso percorrere queste strade senza fermarsi ad ammirarne le tante bellezze.

Vedi anche:
Le tre strade bianche più belle da fare in moto

Settembre e ottobre sono tra i mesi migliori per organizzare una gita in moto alle Cinque Terre, perché la folla di agosto è ormai un ricordo e il clima è ancora mite. Il nostro itinerario parte da Riomaggiore per raggiungere, dopo soli 6 km, Manarola.

Da questo borgo, famoso per i suoi panorami da cartolina, raggiungiamo poi Corniglia, distante 11 km. Una sosta in questa cittadina costruita su un promontorio permette di visitare Largo Taragio e, volendo, di affrontare i 365 gradini che separano il borgo da Corniglia al Mare.

Subito dopo ripartiamo alla volta di Vernazza, coprendo la distanza di sette km in circa 20 minuti. Il paese che ospita il pittoresco porto delle Cinque Terre ha un bel centro medievale che, con i suoi elementi architettonici di pregio, ne testimonia la grande valenza storica. Il borgo ha fin dall’antichità goduto di un certo agio grazie alla sua vicinanza al mare che ne ha sempre favorito gli scambi commerciali.

Da Vernazza ripartiamo poi alla volta dell’ultima delle Cinque Terre, un po’ più distante delle altre: parliamo di Monterosso, a circa 40 minuti di moto. Vale la pena percorrerli non solo per la bella strada: l’antico centro permette di godere di vedute davvero spettacolari.

Vedi anche:
Spagna e Portogallo: viaggio iberico

Sardegna

Per concedersi un viaggio alla scoperta della Sardegna on the road il punto di partenza quasi obbligato per chi arriva in traghetto è Olbia. Da qui è possibile seguire un percorso che alterna tratti costieri alla scoperta dell’entroterra.

Il percorso, lungo circa 480 km, permette di scoprire le bellezze naturali che si trovano sul versante orientale dell’isola, da Olbia a Cagliari con soste imperdibili a Budoni (tra il Golfo di Orosei e la Costa Smeralda), Dorgali, Tonara, Arzana e Senorbì.

Nel caso in cui si parta da Cagliari (o si voglia continuare nell’esplorazione) il viaggio in moto alla scoperta della costa sarda sudoccidentale ha in serbo luoghi suggestivi come Cantoniera Mesau, Teulada, Sant’Antioco e Bacu Abis per finire a Oristano.

Quest’ultimo tragitto è particolarmente indicato a tutti coloro che vogliono dedicarsi alla scoperta della storia isolana senza però rinunciare a qualche ora di mare.

Oltre all’area mineraria dismessa del Sulcis, a Sant’Antioco si trovano infatti numerosi reperti storici (come il villaggio pre-nuragico di Canai) ma anche una miriade di calette e spiagge poco conosciute al turismo di massa sulle quali concedersi qualche piacevole ora in assoluto relax.

Costiera Amalfitana

Decidere di concedersi un viaggio lungo la Costiera Amalfitana in moto in autunno richiede tempo per organizzare tutto in modo da non perdersi nemmeno una delle tante bellezze del tratto di costa che va da Positano a Vietri sul Mare.

Vedi anche:
Triumph Adventure Experience: tre volte Tiger

Il percorso, lungo circa 40 km, offre infatti moltissimi luoghi in cui dedicarsi alla scoperta di bellezze artistiche e paesaggistiche.

Già il luogo di partenza, Positano, merita senza dubbio una visita, trattandosi di una località turistica di fama mondiale che ogni anno richiama migliaia di turisti.

Dopo Positano arriviamo a Praiano, celebre per il suo Belvedere, per proseguire poi fino a Conca dei Marini, nota soprattutto per la famosa Grotta dello Smeraldo.

Lasciata Conca dei Marini proseguiamo alla volta dell’ex repubblica marinara che dà il nome a tutta la costa, ovvero Amalfi.

Dopo una visita al Duomo dedicato a Sant’Andrea, patrono della città, e un po’ di relax su una delle spiagge più belle, è il momento di ripartire alla volta di Ravello dove si trovano molte ville prestigiose.

Il nostro percorso in moto sulla Costiera Amalfitana in autunno prosegue poi in direzione Cetara, dove si produce la famosa colatura di alici, e si conclude a Vietri sul Mare, che deve la sua fama alla lavorazione della ceramica.