L’unico dispositivo obbligatorio nel nostro Paese per garantire la sicurezza in moto è il casco, ma basta da solo a proteggerci o è meglio dotarci di altri accessori moto? La domanda è tutt’altro che superflua perché ne va della nostra sicurezza, sia mentre siamo alla guida che quando saliamo in sella come passeggeri.
di Riccardo Fiabane
A oggi sempre più appassionati delle due ruote decidono di andare oltre quanto imposto dall’articolo 171 del Codice della Strada, dotandosi anche dell’airbag moto in aggiunta all’abbigliamento protettivo. Analizziamo più in dettaglio le diverse tipologie di quest’importante accessorio per la sicurezza in moto.
Airbag moto, tutto quello che c’è da sapere
Parlando di airbag il pensiero va subito all’auto e non tutti sanno che questi dispositivi sono disponibili anche per le moto. Si tratta di vere e proprie sacche d’aria indossabili che, al momento dell’impatto, si gonfiano proteggendo dai danni causati dalle cadute accidentali.
L’airbag moto viene quindi indossato sopra o sotto la giacca o la tuta da moto, oppure ne è parte integrante: un dispositivo di sicurezza montato sul mezzo sarebbe inefficace quando pilota e passeggero vengono sbalzati via durante l’incidente, mentre la protezione indossata può garantire una maggiore sicurezza.
L’airbag moto risulta essere più protettivo del paraschiena, poiché consente di avere una dissipazione dell’energia di impatto notevolmente superiore. Se con il paraschiena l’energia viene distribuita lungo tutta la superficie, l’airbag moto la assorbe quasi completamente.
Airbag moto, obbligatorio solo in gara
Un primo e importante passo avanti nel riconoscimento dell’airbag come strumento di sicurezza è stato compiuto nel 2018, quando i dispositivi dinamici sono divenuti obbligatori nell’equipaggiamento delle tute per piloti di ogni classe del mondiale MotoGP.
Sebbene l’obbligatorietà di tali sistemi sia stata poi estesa ad alcune competizioni fuoristrada, tra cui la Dakar nel 2021, a tutt’oggi il loro utilizzo su strada è discrezionale e la scelta di dotarsi o meno di questi dispositivi rimane quindi una scelta individuale di ogni motociclista.
Airbag per moto: meccanico o elettronico?
In base al sistema di innesco adottato l’airbag per moto può essere meccanico o elettronico. L’airbag meccanico è dotato di un cavo di collegamento alla moto che, in caso di impatto, fa scattare i serbatoi del gas (in genere si tratta di CO2 pressurizzata) che gonfia le sacche proteggendo così il corpo dal contatto con il suolo. Va da sé che il sistema è tarato per far scattare l’innesco solo oltre una certa tensione.
Tra i vantaggi degli airbag moto meccanici vi è sicuramente quello di essere sempre pronti all’uso: non avendo batterie che si scaricano non c’è il rischio di rimanere senza protezione, a patto di ricordarsi di collegare il cavo alla moto ogni volta che si sale insella.
Dopo un impatto che provoca l’apertura dell’airbag, bisognerà ripristinare il sacco e sostituire la bombola: nel caso di airbag meccanico queste operazioni potranno essere svolte in autonomia.
L’airbag elettronico basa invece il suo funzionamento su appositi sensori montati all’interno dell’airbag che comunicano con una centralina; alcuni modelli prevedono l’installazione di sensori anche sulla moto.
I sensori — accelerometri e giroscopi — sono gestiti dalla centralina mediante un algoritmo che effettua un monitoraggio costante dei dati dinamici al fine di stabilire se attivare o meno il dispositivo.
L’innesco avviene al riconoscimento di una situazione potenzialmente pericolosa, valutata in base alle dinamiche degli incidenti precaricati. Per alcuni marchi, il ripristino dopo l’attivazione prevede l’invio alla casa madre con costi piuttosto importanti.
Entrambe le tipologie presentano vantaggi e svantaggi che man mano vengono superati. Ad esempio in passato gli airbag meccanici venivano considerati piuttosto lenti, ma oggi sono in grado di attivarsi e gonfiare l’airbag in appena 80 millisecondi.
Anche il volume complessivo dell’airbag moto è un fattore importante per la sicurezza, e quello meccanico riesce a gonfiare sacche fino a tre volte più voluminose. Di contro il sistema è nel complesso più pesante, i cavi possono dare fastidio e l’innesco potrebbe non aprirsi all’inizio di una scivolata.
Gli airbag elettronici sono mediamente più leggeri, e il loro comportamento può essere gestito da app e — su alcuni modelli — modificato in base alla situazione (strada, off road, pista). Di contro il riconoscimento dell’incidente varia in base all’algoritmo installato.
Un aspetto importante riguarda le aperture involontarie dell’airbag moto. Qualunque sia il sistema utilizzato, dopo anni di sperimentazioni i tecnici sono riusciti a creare dispositivi dinamici di sicurezza dotati della sensibilità necessaria per prevenire aperture accidentali.
Indipendentemente dalle preferenze di ciascun motociclista è però fondamentale assicurarsi che l’airbag scelto sia assolutamente sicuro e progettato per svolgere al meglio il proprio compito.
Al momento lo standard europeo per certificare e verificare un airbag da moto è la norma EN1621/4, dedicata esclusivamente ai sistemi meccanici perché nel 2012, anno della sua stesura, i sistemi elettronici non erano ancora sufficientemente sviluppati.
Perciò se per un airbag meccanico è sufficiente verificare l’omologazione secondo la norma EN1621/4, per quelli elettronici sarà bene leggere attentamente la nota sugli esiti dei test sul trigger elettronico; ogni produttore fornisce infatti in modo dettagliato le situazioni in cui i sensori e l’algoritmo potrebbero non riconoscere un incidente e quindi non effettuare l’apertura del dispositivo.
Airbag moto: le fasce di prezzo
Airbag elettronico magari con GPS e Wi-Fi oppure meccanico a cavo: quando parliamo di airbag per moto la scelta dei modelli a disposizione rischia di confondere i non addetti ai lavori. Come scegliere quello giusto?
In commercio è possibile trovare airbag integrati nelle giacche e nelle tute per motociclisti, altri possono essere indossati sopra o sotto la giacca, altri ancora si portano al pari di uno zaino. Il nostro consiglio è quello di provarne la vestibilità in sella alla propria moto.
Oltre a rimanere fermamente convinti che l’omologazione svolga un ruolo fondamentale vorremo soffermarci sull’importanza che possono avere nella scelta finale i gusti e le necessità personali e, non ultimo, il budget a disposizione.
Tra le aziende che hanno a catalogo giacche dotate di airbag meccanici troviamo firme come Held, Bering, Helite, Motoairbag e Spidi. Scegliendo invece un airbag elettronico spiccano marchi come Dainese e Alpinestars, che hanno sviluppato una propria tecnologia; altri invece — come Tucano Urbano, Ixon e Klim tra gli altri — incorporano gli airbag elettronici prodotti da terzi.
Il costo di un airbag moto meccanico certificato UNI EN1621/4 può andare da 300 a 500 euro. Stesso range di prezzi per un airbag moto elettronico, con alcune eccezioni per cui la spesa da mettere in preventivo può superare i 600 euro.
Non solo airbag moto
Pur rimanendo fermamente convinti che l’airbag moto offra un elevato livello di protezione sia al pilota che all’eventuale passeggero, teniamo a ricordare che la sicurezza in moto è legata a molti fattori da non trascurare. Perciò ben venga l’airbag meccanico o elettronico purché si pratichi una guida sempre attenta e scrupolosa, il massimo rispetto per le norme di circolazione e una manutenzione costante del proprio mezzo.