Si svolgerà dal 9 a 16 febbraio il GS Trophy 2020, la settima edizione dell’ avventura targata BMW in cui equipaggi di diverse nazionalità si sfidano in una competizione che ha come teatro luoghi iconici per l’avventura in moto e che quest’anno vedrà i partecipanti cimentarsi in Nuova Zelanda, una terra ai confini del mondo nota per il suo paesaggio vario e affascinante e ricco di percorsi off road aperti al traffico veicolare.
Più che la velocità fine a se stessa, ciò che conta nel GS Trophy è la cooperazione tra i membri delle squadre, che affrontano i loro avversari in una sorta di Giochi senza Frontiere dell’adventouring. L’evento si tiene con cadenza biennale alternandosi, negli anni in cui non si svolge la competizione, alle prove di qualificazione che si tengono nei vari Paesi. Gli unici requisiti per iscriversi sono possedere una moto BMW e non essere piloti professionisti. I tre vincitori di ogni Paese qualificato vanno a comporre il team nazionale, che si garantisce quindi la possibilità di competere al GS Trophy l’anno successivo, tutto a spese di BMW (attrezzatura e moto comprese).
Giocare equipaggiati
Sono ben 140 le F 850 GS Adventure allestite di tutto punto con ogni optional previsti dal ricco catalogo della casa bavarese e spedite in Nuova Zelanda per l’evento; insieme allo stato dell’arte della tecnologia BMW le moto sono dotate di tutti gli accorgimenti ergonomici e funzionali per affrontare i 2.000 chilometri del percorso.
Non manca la dotazione di apparecchiatura GPS alla quale i partecipanti potranno interfacciarsi con i nuovi interfoni SENA 50R che consentiranno la fondamentale comunicazione tra i membri degli equipaggi. I piloti del GS Trophy saranno quindi i primi a usare sul campo i nuovi dispositivi dotati di Bluetooth 5.0 e tecnologia Mesh 2.0, che consente di connettere simultaneamente in gruppo fino a 24 partecipanti con una portata di 1.600 metri; i Marshall – ovvero i piloti dello staff BMW – avranno a disposizione ognuno un SENA SR10 che consente la connessione ai telefoni satellitari, al fine di garantire gli standard di sicurezza in una terra così spopolata come la Nuova Zelanda.
Gli equipaggi partecipanti sono 18 provenienti da altrettante nazioni, tra cui l’Italia, a cui si affiancano due team internazionali interamente composti da donne. Sono state ben 31 esponenti del gentil sesso, provenienti da 20 Paesi, a contendersi la partecipazione nelle squadre femminili: una selezione aperta a coloro che non hanno superato le qualificazioni nazionali e il cui numero e preparazione, come già accaduto nella precedente edizione, ha fatto sì che venisse costituito un secondo team. Nell’attesa di seguire l’evolversi del GS Trophy 2020, gustiamoci la gallery fotografica e il video delle qualificazioni.