Cosa non deve mancare in un’assicurazione moto

L’assicurazione moto è obbligatoria per circolare sulle strade aperte al pubblico, ma la sola polizza base non copre tutti gli inconvenienti che si possono incontrare alla guida, che si tratti di un viaggio o del percorso casa-lavoro. Ecco i nostri consigli su quali garanzie accessorie tenere in considerazione in base alle proprie necessità.

di Antonio Femia


È bene partire da un concetto essenziale che in molti spesso dimenticano: la polizza base di ogni compagnia assicurativa copre soltanto i danni causati dal veicolo a cose e a terzi.

Come recita il nome stesso, la RC moto – acronimo di responsabilità civile – è fondamentale per tutelare la collettività ma non il veicolo né il conducente dalle conseguenze di un eventuale sinistro di cui è responsabile.

Quest’articolo vuole essere un breve compendio alle possibili garanzie accessorie da aggiungere alla propria assicurazione moto, che possono variare in base alle diverse esigenze di ognuno.

Basta visitare il sito di una compagnia di assicurazioni moto online sicure per scegliere e acquistare le giuste garanzie facoltative in completa autonomia, come Linear che offre una serie di coperture accessorie pensate apposta per i motociclisti oltre a un massimale tra i più alti.

RC moto: cosa comprende la polizza base

In caso di incidente, la RC moto copre le spese dei danni causati alle cose e alle persone fino alla cifra prevista dal contratto di assicurazione, detta massimale.

Questo deve essere per legge non inferiore a 6.450.000 euro per i danni alle persone e a 1.300.000 euro per i danni a cose e animali. Sembrano cifre altissime ma in caso di incidente l’importo dei danni può anche essere superiore e, per questo, ogni compagnia permette di innalzare i massimali in cambio di un aumento del premio di pochi euro.

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Grazie agli accordi internazionali tra le compagnie assicurative, la RC moto stipulata nel proprio Paese ha validità in tutto il territorio europeo; si è inoltre coperti nei Paesi extraeuropei che hanno aderito al certificato di assicurazione internazionale detto Carta Verde, dal colore del foglio su cui veniva originariamente stampato.

La Carta Verde viene fornita dall’assicuratore insieme alla polizza oppure su richiesta; prima di mettersi in viaggio fuori dall’Europa è quindi opportuno verificare quali dei Paesi aderenti sono inclusi sulla propria Carta Verde: se la sigla della nazione che si sta per visitare è barrata, si dovrà acquistare un’assicurazione temporanea in frontiera.

Il costo della polizza RC moto varia in base alla città di residenza, diminuisce con gli anni di esperienza dell’intestatario e aumenta col numero di sinistri con colpa negli ultimi anni, in base ai quali viene assegnata una Classe di merito.

È bene ricordare che, grazie alla cosiddetta Legge Bersani, è possibile trasferire la Classe di merito già maturata su un altro veicolo appartenente a un membro del nucleo familiare in modo da avere un premio assicurativo più basso.

Sempre per contenere i costi è possibile applicare una franchigia, ovvero un limite – solitamente di poche centinaia di euro – entro il quale l’assicurato risponde direttamente di tasca propria in caso di danni.

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Negli ultimi anni alcune compagnie applicano premi molto vantaggiosi in cambio dell’installazione di una sorta di “scatola nera”, un dispositivo elettronico che registra tutte le informazioni sulla guida (velocità, accelerazioni, marcia inserita) con il doppio scopo di evitare le frodi e di fornire prove in sede processuale.

Il risparmio sul premio è notevole, ma i dati raccolti potrebbero rivelarsi un boomerang per l’assicurato che, per questo motivo, è più motivato a tenere una guida equilibrata e a velocità da codice.

Estensioni della RC moto

Di non secondaria importanza è la formula di guida perché, oltre alla validità della RC, può determinare l’inapplicabilità delle garanzie accessorie che analizziamo più avanti.

Le polizze base sono solitamente valide in caso di guida esclusiva del conducente, ma con un piccolo aumento del premio offrono copertura in caso di guida esperta (che fissa un’età minima per poter condurre il mezzo assicurato) e la guida libera che tutela chiunque conduca il veicolo, purché sia munito di regolare patente.

L’aumento del premio RC moto è così basso che consigliamo di optare per la guida libera, banalmente perché può sempre capitare di scambiarsi la moto con un amico.

La guida libera tutela chiunque conduca la moto

Oltre al conducente non abilitato, la polizza RC moto può essere invalidata dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti; in questo caso si parla di rivalsa della compagnia assicuratrice.

Pagando un’aggiunta al premio si può ottenere la rinuncia alla rivalsa per alcuni casi di irregolarità. Il nostro consiglio è quello di guidare sempre perfettamente lucidi, ma se proprio non riuscite a rinunciare al bicchiere della staffa tenete conto di questa possibilità.

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Garanzie accessorie per il conducente

Come detto la polizza RC non copre i danni riportati dal conducente in caso di sinistro con colpa, ma si può ovviare aggiungendo tale tutela al proprio contratto, con un aumento del premio.

Anche in questo caso ci sono franchigie e massimali che riguardano le spese mediche, di ricovero e riabilitazione o gli indennizzi per invalidità permanente o morte.

Con poche decine di euro si ottiene copertura per spese mediche di diverse migliaia di euro: vale sicuramente la pena aggiungere tale garanzia. Anche in questo caso, perché la polizza sia valida, dev’essere rispettata la formula di guida prevista dal contratto stipulato.

Un’altra voce che vale assolutamente la pena spuntare è quella della tutela giudiziaria, che riguarda i costi da sostenere in caso di procedimento legale, sempre nei limiti del massimale scelto.

La casistica coperta varia in funzione del premio versato e della compagnia assicuratrice: si va dalla tutela base all’assistenza nella contestazione delle multe fino alle spese per il dissequestro del veicolo.

Con pochi euro in più si è coperti anche per le spese mediche

Garanzie accessorie per la moto

La garanzia facoltativa a cui non è certo il caso di rinunciare è l’assistenza stradale moto, che permette di viaggiare con la tranquillità di avere a propria disposizione un servizio sempre attivo.

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L’assistenza stradale si attiva con una telefonata in caso di incidente o semplice guasto e offre sempre il trasporto del veicolo presso l’officina più vicina al luogo in cui si è rimasti in panne.

Normalmente le compagnie offrono copertura su tutto il territorio nazionale, più raramente entro uno specifico raggio di chilometri dalla propria abitazione. L’assistenza stradale base può essere integrata con altri servizi, come la riparazione in loco con l’invio di un’officina mobile.

Tra i servizi extra a fronte di un premio più alto, molte compagnie offrono l’estensione della copertura all’estero, l’auto sostitutiva, l’invio dei pezzi di ricambio, le spese di rientro a casa o di pernottamento se si rimane a piedi oltre un certo numero di chilometri dalla propria abitazione.

Se l’assistenza stradale premium è indispensabile per chi viaggia e si trova lontano da casa, è comunque consigliabile a tutti di sottoscrivere almeno quella base, il cui costo è di gran lunga inferiore a quello di un carro attrezzi.

Inoltre l’assistenza stradale è altamente consigliata a chi ha una moto datata che inizia a perdere di affidabilità ma dalla quale non ci si vuole ancora separare.

Abbiamo tenuto per ultima la garanzia accessoria più costosa, ovvero quella contro furto e incendio. Questa tutela può anche raddoppiare il prezzo del premio e varia in base alla valutazione ufficiale del veicolo sulle riviste specializzate, alla città di residenza e dal tipo di ricovero notturno della moto.

Va da sé che assicurare contro il furto un veicolo nuovo costerà di più che assicurarne uno più datato: il prezzo del premio viene quindi rinegoziato di anno in anno e non può che scendere.

L’assistenza stradale è consigliabile a tutti, indispensabile per chi ha una moto datata

Riguardo al furto la polizza copre sia nel caso di sottrazione dell’intera moto o di parti della stessa, sia nel caso di danni provocati da tentativi di furto andati a vuoto.

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Per l’incendio bisogna distinguere tra distruzione e danneggiamento: nel primo caso si viene risarciti per il valore dell’intero veicolo, nel secondo per il solo valore delle parti danneggiate.

La garanzia facoltativa è soggetta a diverse esclusioni. Ad esempio la compagnia non risarcisce se il furto è avvenuto per negligenza del proprietario, come aver lasciato le chiavi nel blocchetto.

Anche in questo caso non manca la possibilità di applicare una franchigia o uno scoperto. Se la prima è una cifra precisa pattuita a priori, il secondo è una percentuale da sottrarre al totale da risarcire.

È sicuramente opportuno sottoscrivere una polizza furto quando si acquista una moto nuova o di grande valore economico, oppure quando si vive in quartieri con alta incidenza di furti, o ancora quando si tiene la moto per strada perché non si ha un garage.

Questi sono tutti fattori che determinano il premio della polizza insieme ad altri meno evidenti, come la dotazione di un dispositivo antifurto acustico o satellitare: alcune compagnie offrono infatti sconti per chi ne fa uso.