In prova: Garmin inReach Mini 2

Garmin inReach Mini 2 è un comunicatore satellitare bidirezionale che permette di lanciare un SOS interattivo e comunicare con il resto del mondo in assenza di rete cellulare. Ecco la nostra prova e come utilizzarlo al meglio insieme a un telefono e al navigatore Garmin zūmo XT2.

di Antonio Femia


Il fatto di essere sempre connessi ci porta a credere di poter usare il nostro smartphone come dispositivo di emergenza o per comunicare in aree remote, ma basta uscire di qualche chilometro dai centri abitati per accorgersi di quanto poco la rete cellulare sia affidabile.

Pazienza se non si riesce a chiamare la persona amata per dirle che ci manca, il problema vero è quando si ha bisogno di soccorso urgente ed è questione di vita o di morte.

I dispositivi Garmin dotati di tecnologia inReach, nati per ovviare a queste situazioni, si riconoscono subito per il grande tasto SOS che sporge dalla sagoma e per la grande antenna per connettersi alla rete di comunicazione satellitare Iridium.

In questo articolo parleremo dell’apparecchio più essenziale della serie, ovvero inReach Mini 2, e di come utilizzarlo in accoppiata con lo smartphone o di un navigatore da moto come Garmin zūmo XT 2.

Per attivare il Garmin inReach Mini 2 occorre sottoscrivere un piano di abbonamento fra i tre disponibili a rinnovo mensile o annuale. I piani differiscono per numero di messaggi che si possono inviare, ma tutti includono l’SOS come funzione gratuita.

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Com’è fatto e a cosa serve

Come la precedente versione, inReach Mini 2 ha grado di protezione IPX7, pesa solo 100 grammi, sta nel palmo di una mano ed è dotato di moschettone per tenerlo sempre addosso (cosa che preferiamo rispetto a tenerlo sulla moto, proprio perché serve a chiamare i soccorsi)

Il piccolo display LCD monocromatico permette alla nuova batteria ricaricabile agli ioni di litio di arrivare a 14 giorni di autonomia (contro le 90 ore del precedente) inviando la posizione ogni dieci minuti, e fino a 30 giorni in modalità risparmio energetico con tracciamento ogni 30 minuti.

Altra novità visibile riguarda l’abbandono della presa micro-USB in favore di una più moderna interfaccia USB-C; le migliorie più importanti sono però quelle che non si vedono: inReach Mini 2 è capace di archiviare fino a 1.000 waypoint, 100 percorsi/tracce e 200 attività.

Rinnovata la grafica dei menu, che rimangono estremamente semplici e si navigano mediante i quattro tasti inglobati ai lati del corpo.

Garmin inReach Mini 2 è composto da un ricevitore GNSS – che oltre ai satelliti della costellazione GPS aggancia i segnali provenienti dalle reti Galileo, Beidou e QZSS – e da un modulo di comunicazione che si appoggia alla rete di satelliti Iridium.

Quest’ultima ha copertura planetaria e permette in qualunque punto del mondo di inviare e ricevere messaggi, condividere la propria posizione e lanciare un SOS che attiva nell’immediato la rete di soccorso internazionale. È bene ricordare che per lanciare l’allarme non si paga, ma i soccorsi non sono gratuiti.

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Per chiedere aiuto con Garmin inReach Mini 2 bisogna alzare il coperchietto con su scritto SOS e premere il tasto; dopo un conto alla rovescia di pochi secondi il dispositivo invia un messaggio di aiuto con la posizione dell’utente.

L’allarme viene raccolto dal centro di coordinamento soccorsi internazionale (Garmin IERCC) sempre attivo, che lo gira agli operatori di soccorso locale.

Rispetto a un normale tracker satellitare, inReach Mini 2 offre l’indubbio vantaggio di poter comunicare con la squadra di soccorso durante le operazioni di salvataggio, per informarla sulle proprie condizioni o fornire utili dettagli sulla situazione o su come essere raggiunti.

I soccorritori faranno di tutto per salvare il malcapitato, ma alla fine presenteranno un conto che in alcuni paesi raggiunge tranquillamente le sei cifre. Raccomandiamo quindi di sottoscrivere una polizza che, per poche decine di euro all’anno, permette di affrontare spese anche cospicue per operazioni SAR (Search and Rescue).

A titolo di esempio la stessa Garmin offre la polizza SAR 100 che con 45 dollari l’anno copre più soccorsi fino al raggiungimento di 100.000 dollari di spesa.

È inoltre importante sapere che tali piani integrano e non sostituiscono una polizza sanitaria che è sempre bene sottoscrivere per tutta la durata del viaggio.

Attivazione e scelta del piano di abbonamento

Come detto, per utilizzare il dispositivo bisogna associarlo a un account Garmin Explore dal quale sottoscrivere un abbonamento inReach. Oltre ai propri dati, in fase di registrazione bisogna inserire quelli di due contatti di emergenza, che verranno allertati insieme ai soccorsi in caso di SOS.

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Una funzionalità molto utile è senza dubbio l’invio in numero illimitato dei tre messaggi predefiniti, modificabili dall’apposita pagina sul sito Garmin Explore.

Si tratta di messaggi stringati da mandare a un numero ristretto di familiari o compagni di viaggio per far sapere, ad esempio, che va tutto bene. Sul dispositivo inReach basta scorrere il menu, selezionare Messaggi, scegliere un predefinito e premere OK.

I contatti associati al messaggio predefinito riceveranno un’email o un sms contenente il testo e le coordinate della posizione, insieme a un link alla pagina MapShare che riporta sulla mappa il punto di invio.

Cliccando sul punto si aprirà una finestra da cui i destinatari potranno rispondere, oppure chiedere la posizione corrente e l’attivazione del tracciamento.

Gli altri messaggi, a pagamento, sono ugualmente semplici da inviare: si sceglie il destinatario (email, telefono o altro dispositivo Iridium) dalla lista contatti memorizzata sul dispositivo, poi si passa al contenuto.

Questo può essere un testo rapido già memorizzato oppure da comporre ex novo: inReach Mini 2 offre la possibilità di scrivere ma è piuttosto scomodo; molto meglio collegarlo a un telefono o a un altro dispositivo Garmin e usarne la tastiera.

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Un consiglio che diamo è di memorizzare su inReach Mini 2 solo i contatti veramente essenziali e importanti per non esaurirne rapidamente la memoria.

Interazione con altri dispositivi

Dal sito di Garmin Explore si possono personalizzare messaggi e liste di contatti, salvare percorsi e waypoint da tenere a disposizione su inReach Mini 2. Queste informazioni possono essere trasferite sul dispositivo attraverso l’app Garmin Explore.

 

Muoversi tra i menu dell’inReach risulta intuitivo, ma per utilizzarne agevolemente tutte le funzioni consigliamo di usare l’app Garmin Explore che permette di collegare il dispositivo allo smartphone via Bluetooth.

Oltre a consentire una comoda lettura dei messaggi ricevuti, l’app fornisce una base cartografica ai dati generati da inReach Mini 2 come le tracce e i waypoint registrati, le posizioni inviate a MapShare.

Il dispositivo registra fino a 1.000 punti, poi sovrascrive cancellando man mano quelli più vecchi. Si può impostare la frequenza di registrazione da standard ad alta e quella di invio da dieci minuti a quattro ore.

La traccia registrata può essere ripercorsa al contrario (con la funzione tracback), una funzione molto utile per chi pratica escursionismo.

L’inReach Mini 2 si può collegare a diversi dispositivi Garmin e noi, visto l’uso che ne faremmo, l’abbiamo interfacciato con il navigatore zūmo XT 2.

Il collegamento è molto semplice: su inReach bisogna entrare nelle impostazioni e attivare la tecnologia ANT+ dal menu T. inReach; su zūmo XT2 apriamo il collegamento App sulla schermata iniziale e tocchiamo l’icona inReach, poi Connetti ora e nel giro di pochi secondi i due dispositivi sono connessi.

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A questo punto si potrà usare la tastiera dello zūmo XT2 per comporre un messaggio e scegliere i contatti a cui inviarlo, selezionare e inviare un messaggio predefinito, iniziare la registrazione della traccia, lanciare un SOS.

Nel complesso inReach Mini 2 è facile da utilizzare da solo per le funzioni più essenziali, ma meglio se in accoppiata a un telefono o un navigatore Garmin, soprattutto per sfruttarne le potenzialità di comunicazione.

Il fatto di gestirlo da telefono mediante la sola app Garmin Explore è un grande passo in avanti rispetto alla prima versione, della quale lamentavamo proprio la macchinosità in queste operazioni.

Garmin inReach Mini 2 è un accessorio di cui non ha senso privarsi quando si compiono viaggi in zone poco trafficate o ci si avventura fuori dalle strade battute e fuori dalla rete cellulare, non importa se sull’Himalaya o tra le colline dietro casa.

Sottoscrivere un abbonamento e una polizza SAR può sembrare impegnativo ma la flessibilità dei piani aiuta a contenere i costi che, in ogni caso, non sarebbero mai paragonabili a quelli di un recupero e alla serenità di chi ci aspetta a casa.

Garmin inReach Mini 2
Semplicità d’uso
7
Robustezza
9
Efficacia
9
Pro
Durata Batteria
Potenza segnale
Contro
Interfaccia di scrittura
Prezzo
8.3
Totale