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MotorPlay, solidarietà a due ruote per la Romagna

Per due giorni le città di Faenza e Imola sono state il cuore pulsante di questo format dedicato agli appassionati delle moto: stradali, da enduro, bicilindriche e persino in versione scooter cross, insomma per tutti i gusti. RoadBook è stato media partner dell’evento, ecco come è andata.

Di Sonja Vietto Ramus  – foto MirkOne Mercatali e Sonja Vietto Ramus


«Devo fare la Dakar». Chi non l’ha detto (o pensato) almeno una volta nella vita?

Che il fascino dell’avventura per eccellenza e il richiamo del rally raid più famoso al mondo sia sempre in agguato non è certo un mistero.

Cosa c’entra, però, la Dakar con la Romagna? C’entra, perché proprio in terra romagnola, per la precisione nel centro storico di Faenza, è stato presentato in anteprima nazionale il docu-film sulla Dakar 2023 “Devo fare la Dakar”, realizzato da Rally POV di Tiziano Internò, quest’anno alla sua terza partecipazione al celebre rally.

Ma se dal lato agonistico, la gara di Tiziano si è interrotta poco dopo il km 26 della prima speciale a causa di una caduta rovinosa, il racconto di questa disavventura ha dato vita a un documentario coinvolgente e autentico che non ha messo in mostra le performance in sella ma le difficoltà, i successi e la solidarietà di tanti piloti che nei momenti difficili hanno saputo stringere i denti per tornare poi a sorridere assieme.

Fra questi, un romagnolo che da anni vive a Roma: Jader Giraldi. Esordiente alla Dakar 2023, è stato proprio lui il filo conduttore di questo film che ha saputo narrare così bene la doppia anima di un rally che quasi mai perdona, neppure i più piccoli errori.

Questa “pellicola” è stata la protagonista del sabato sera di MotorPlay, il festival delle due ruote nato proprio da un’idea di Giraldi, che ha visto alternarsi molte altre iniziative durante tutto il fine settimana a Oriolo dei Fichi, suggestiva borgata di Faenza, a Imola e nel territorio limitrofo.

La location

Adagiata sui primi contrafforti dell’Appennino romagnolo, una decina di chilometri a sud-est di Faenza, il minuscolo borgo di Oriolo dei Fichi – una manciata di case che circondano una piazzetta triangolare e la chiesetta parrocchiale di Sant’Apollinare – è conosciuta per la torre in laterizi che svetta elegante e possente per 17 metri fuori terra e da cui si ha un panorama incredibile fin sulla città di Ravenna e la riviera romagnola.

Immersa nelle colline faentine, sui cui pendii nascono le uve da cui si producono Sangiovese e Albana (solo per citare due vitigni della zona), Orioli dei Fichi è stata la sede di questa prima edizione di MotorPlay che ha visto centinaia di persone arrivare da tutte le regioni d’Italia.

Ma se il borgo faentino ha ospitato aree training, bivacco, ristorazione e stand, un altro ruolo importante lo hanno avuto il centro storico di Faenza – con piazza della Libertà palcoscenico dell’affollata serata di sabato con istituzioni e personaggi famosi – e l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola che la domenica pomeriggio ha fatto scendere in pista decine di motociclisti per una parata che ha raggiunto a chiusura dell’evento, il centro storico imolese.

Un’edizione di successo

Sono stati più di quattromila gli appassionati delle due ruote che nel fine settimana fra il 7 e il 9 luglio hanno partecipato a questa prima edizione di MotorPlay.

Ha dimostrato quanto il mondo dei motori sappia essere solidale

Oltre 500 i test ride effettuati (fra cui quelli in sella a Beta, Fantic, Aprilia e Talaria); più di 100 le lezioni personali per imparare a divertirsi in sicurezza nel trial e nell’enduro; una trentina gli espositori del settore; i playground dedicati a riders principianti, intermedi ed esperti che si sono messi alla prova nei percorsi fettucciati allestiti per l’occasione.

E poi ancora: 20 ore di workshop con decine di relatori, tour stradali alla scoperta del territorio, centinaia di degustazioni nell’area food tanti piloti di rally e in anteprima assoluta la proiezione del docu-film di Rally POV.

Un format di successo cui hanno contribuito i motoclub di Faenza e Imola e le istituzioni e gli enti locali che hanno collaborato, fianco a fianco, per dare valore alle eccellenze della “Motor Valley” romagnola.

Workshop

Come ci si prepara alla gara più dura del mondo? Quali sono gli oggetti che migliorano la vita a un motociclista? E ancora: come si naviga e si compete con tracce GPX?

Di tutto questo, e molto altro, si è parlato nei workshop organizzati durante l’evento grazie ai consigli di piloti ed esperti del settore che hanno svelato al pubblico presente i trucchi del mestiere.

Mirco Bettini, Nicola Bragagnolo e Henry Favre sono solo alcuni dei nomi saliti sul palco per raccontarsi e raccontare i tanti temi trattati: viaggi, avventura, preparazione fisica e psicologica, accessori per la moto, roadbook ecc. fino ad arrivare a toccare un argomento purtroppo ben più impegnativo: quello delle calamità naturali che hanno messo a confronto realtà ed esperienze vissute in differenti scenari di emergenza.

Dall’alluvione in Romagna al terremoto di Amatrice, a emergerne è stato un interessante dibattito su come costruire un protocollo comune in grado di attivare la collaborazione dei motociclisti insieme alla Protezione Civile, un tema che abbiamo affrontato anche sul numero 37 di RoadBook.

Bivacco Italia

Non sono poi mancati tanti volti noti delle due ruote: Franco Picco, Jacopo Cerutti, Cesare Zacchetti, Francesco Catanese, Loris Reggiani, Giò Sala, Gioele Meoni  e gli stessi Giraldi e Internò che si sono intervallati nella conduzione di MotorPlay, fra applausi e foto ricordo.

Ognuno ha raccontato esperienze di gara e aneddoti, svelando alcuni segreti di guida per migliorare le proprie abilità on e off road.

Fra colline e pista

In compagnia dei motoclub di Faenza e Imola si è potuto andare alla scoperta delle colline romagnole, percorrendo i migliori itinerari dell’Appennino, sino a raggiungere Modigliana dove la suggestiva collezione di moto Parilla di Bruno Baccari ha aperto le porte a tanti visitatori.

La perfetta conclusione è stata rappresentata poi da un giro di pista all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, per rivivere l’atmosfera di uno dei circuiti più famosi al mondo.

Due giornate per e fra appassionati delle due ruote, un evento fatto di sport, convivialità, musica, gastronomia e passione che, ancora una volta, ha dimostrato quanto il mondo dei motori sappia essere solidale.

Il ricavato della manifestazione andrà infatti alle popolazioni colpite dalla recente alluvione.

«Le persone e le realtà da ringraziare sono davvero tante: la passione che è trasudata durante questi due giorni è stata intensissima, talmente grande da concretizzare un così importante atto di solidarietà per questo meraviglioso territorio fortemente danneggiato dal maltempo di maggio. Questo è il vero grazie che rivolgiamo con il cuore a tutti coloro che hanno preso parte a MotorPlay 2023» – ha commentato Jader Giraldi.

“Ten Bota”, il saluto delle 2 ruote alla Romagna

Fotografate dall’alto, in piazza Matteotti a Imola, le moto protagoniste di questo festival hanno voluto rendere omaggio al territorio realizzando una scritta di due semplici parole: “Ten Bota”, espressione romagnola che in italiano si può tradurre con un: tieni duro, resisti.

Un augurio sincero che i motociclisti, provenienti da tutta Italia, hanno rivolto per incoraggiare il territorio. Come a dire: Romagna, rimettiti “in moto”.

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