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Il fotografo dei passi

Come si definisce un viaggio? Dove e quando inizia? Qual è la fine, o il fine? Alessandro ci racconta il percorso che ha compiuto da fotografo sportivo senza programmi a causa dell’epidemia da Covid-19, alla sua prima stagione come “fotografo dei passi”.

di Alessandro Moretti


Quando il cuore e il cervello hanno bisogno di risposte salgo in sella alla mia moto, un’Africa Twin del 2017, e per un motivo o per un altro la matassa si sbroglia quasi per magia.

Trovandomi all’improvviso senza impegni di lavoro a causa dell’emergenza epidemiologica, mi metto d’accordo con un amico di pieghe per una gita alla volta del passo delle Capannelle, 35 chilometri di curve e panorami spettacolari fino al lago di Campotosto.

Una volta giunti ci fermiamo alla Chioscheria, ritrovo di molti motociclisti, e in riva al lago il mio amico mi ascolta mentre gli racconto i progetti andati in fumo. Mirko mi suggerisce di prendere spunto dai passi alpini, dove ci sono fotografi pronti a immortalare le pieghe di chi passa. Su due piedi sono un po’ titubante, così appena torno a casa inizio a studiare se e cosa fare.

Decido di provarci e nel giro di qualche giorno inizio a fare le mie strade tra il valico delle Capannelle, la piana di Campo Imperatore, Fonte Vetica, fino al famoso ristoro Mucciante, su e giù, su e giù…

Mentre macino chilometri come non ci fosse un domani, alle mie curve preferite inizio a fermarmi per dare un’occhiata, questa volta con lo sguardo del fotografo, e comincio a studiare dove poter stare in sicurezza e dove, allo stesso tempo, riuscire a immortalare quell’attimo che giustifichi l’acquisto di una foto. Scelgo un paio di postazioni, valuto gli orari, le luci e i giorni migliori.

Immortalare quell’attimo che giustifichi l’acquisto di una foto

Nel frattempo mi torna in mente Antonio Cinotti, conosciuto alla Winter Heroes, un fotografo che delle sue passioni ha fatto uno stile di vita. Lo contatto e mi mostra un entusiasmo e una disponibilità fuori dal comune, mi dà anche consigli sulla piattaforma per vendere le foto. Mi faccio aiutare da un amico per creare il logo e mi attrezzo con tutto quello che credo debba ruotare attorno a un fotografo di strada.

Un uovo inizio

Ai primi appostamenti la maggior parte dei motociclisti era piuttosto diffidente… In Abruzzo non si era ancora visto un fotografo dei passi, sembrava si chiedessero: “Sarà mica la polizia?”

Però con il passare delle settimane e tanto passaparola iniziano a salutarmi, qualcuno in maniera classica, qualcuno alza la gamba, qualcun altro acquista le foto sul sito e la settimana successiva si ferma per un saluto; c’è chi mi porta il caffè, chi un pezzo di ciambellone, altri semplicemente si fermano per fare due chiacchiere.

Di settimana in settimana ho fatto centinaia di chilometri tra raduni ed eventi, motociclette e motociclisti, cercando lo scatto perfetto. Comunque a fare le foto esco in moto: è vero che starei lavorando, ma almeno nel tragitto mi diverto anche io!

Ecco un giro tipico di un fine settimana per coprire al meglio la zona:

Alla fine dell’estate forse l’evento più bello. La Transitalia Marathon arriva a L’Aquila e ovviamente non perdo l’occasione per fare una ricognizione sul tracciato che percorreranno e prepararmi al meglio per fotografare il loro passaggio.

L’inverno sarà un lungo cantiere di progetti per la prossima stagione e devo dire che gli spunti già sono molti. Ho iniziato parlando di un racconto di viaggio ma mi rendo conto che quello che ho da offrire è soltanto la partenza. Mi auguro che sia un viaggio lungo una vita.

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