RoadBook Speciale 2025: luoghi misteriosi in moto

Con la bella stagione ritorna la voglia di esplorazioni in moto, e stavolta vogliamo farlo nel vero senso della parola. Abbiamo sguinzagliato Mario Ciaccia, istituzione del mototurismo italiano e fine cantastorie dell’adventouring, alla ricerca di luoghi affascinanti da scoprire: è tornato con undici itinerari che conducono ad altrettanti luoghi ammantati di mistero.

Vi lasciamo all’editoriale di RoadBook Speciale 2025 sui luoghi misteriosi da raggiungere in moto che potete trovare in edicola e acquistare online. Trattandosi di un’edizione speciale non è inclusa con l’abbonamento a RoadBook.

C’è democrazia, tra gli edifici che vengono abbandonati: si trovano ovunque, nei centri cittadini come in vetta alle montagne. Sono stati costruiti con uno scopo, hanno vissuto, anzi sono stati vissuti, poi è successo qualcosa: gli umani se ne sono andati, nessuno si è preso cura di loro, hanno iniziato a perdere pezzi e sono finiti avvolti da un magnetico alone di mistero, che esercita un fascino micidiale su un sacco di gente.

Che sia il castello di un re decapitato o la cascina di un mezzadro vittima della carestia non cambia nulla, attraggono allo stesso modo. Forse perché pensiamo che l’anima di chi ci abitava sia rimasta lì, magari in seguito a una fine tragica e violenta.

Questo speciale è dedicato ai motociclisti che, durante le loro scorribande, si imbattono in posti come questi e ne rimangono colpiti: si fermano, esplorano, cercano di capire cosa sia successo, perché sono scappati tutti e come ci si viveva prima del disastro.

Sono persone che apprezzano l’episodio del gatto triste nel cartone Allegro non troppo di Bruno Bozzetto o il video della canzone Faded di Alan Walker. A pensarci bene, ci può stare anche il film Shining perché, di fatto, il protagonista è un immenso albergo disabitato, pieno di misteri fino all’ultimo degli stipiti.

Ma perché questi abbandoni? Ah, guardate, succede di tutto. C’è l’albergo che non fa profitto, viene messo in vendita e nessuno lo vuole. Può essere perché è stato ereditato da un figlio scriteriato che ha speso troppo e male, oppure perché i turisti hanno smesso di venirci, magari perché siamo in montagna e non nevica più.

Ci sono i castelli e le ville che vanno in malora perché costa troppo mantenerle. Interi paesi vengono abbandonati a causa di frane, terremoti, guerre, radiazioni nucleari, siccità o modifiche radicali dell’economia locale.

Può accadere che il lago che dava a tutti da vivere è stato prosciugato da scellerate decisioni politiche, oppure è stato proprio un lago artificiale a sommergere il paese. Ci sono gli edifici militari che diventano inutili per l’evolversi dei conflitti, della tecnologia di combattimento, delle tensioni internazionali.

Ma perché questi abbandoni? Ah, guardate, succede di tutto

Un classico sono i manicomi chiusi dalla legge Basaglia, gli ospedali soppiantati da altri più moderni (come i lebbrosari, diventati inutili grazie alle nuove cure), le discoteche non più di tendenza, i cinema incendiati; per non parlare delle fabbriche, grandi e piccole, che falliscono perché l’economia cambia e non interessano più a nessuno.

Come può funzionare uno speciale motociclistico che parla di questi edifici? Ovviamente non possiamo parlare solo di loro e pubblicare centinaia di foto di muri crepati e tetti sfondati. I luoghi in rovina saranno solo il pretesto per creare degli itinerari memorabili che li intercettano. Ne avevamo in testa una valanga, ci siamo limitati a 10+1 e per quelli esclusi ci spiace davvero, perché si sentono soli e abbandonati.

I primi dieci spaziano tra la Francia e la Basilicata, l’undicesimo è un bonus che si trova alle Canarie. In fondo, raggiungere quell’arcipelago è facile, e su Tenerife si trova uno dei percorsi asfaltati più belli che ci sia mai capitato di affrontare in sella a una moto.

Va detto che buona parte di questi posti sono isolati e raggiungibili in sterrato, quindi l’ideale è utilizzare una maxienduro stradale. Gli itinerari 100% asfaltati ci sono, ma in minoranza.