Peterhansel torna in moto alla Africa Eco Race

Dopo anni di vittorie su quattro ruote Stéphane Peterhansel ritorna in moto. Il cinquantanovenne pluricampione parteciperà su Yamaha Ténéré alle tappe in Mauritania e Senegal dell’Africa Eco Race, che partirà il 28 dicembre da Monaco.

di Massimo Tamburelli


Sono numerosi i piloti dakariani, top rider o privati, che nella loro storia di corse nel deserto sono passati dalle due alle quattro ruote: un passaggio quasi naturale quando scorrono gli anni ma il sacro fuoco dell’avventura rimane acceso.

Così i cavalieri capaci di domare le moto sulle dune si accasano su quattro ruote, che siano auto o SSV non importa: non sono meno impegnative né meno faticose, di certo sono meno esigenti di gesti atletici estremi, permettendo di mettere a frutto l’enorme bagaglio di esperienza e capacità di guida e navigazione.

È accaduto a tanti, tra questi ci vengono in mente al volo Nani Roma, Cyril Despres, il grande e compianto Hubert Auriol e anche Fenouil (al secolo Jean Claude Morellet) che dopo aver tracciato la rotta della prima Parigi-Dakar vi ha partecipato in moto e poi come navigatore Peugeot ufficiale.

Ma anche i nostri Edi Orioli e Paolo Ceci (quest’ultimo come navigatore) e, storia recente, Toby Price e Sam Sunderland che al via della prossima Dakar in Arabia Saudita formeranno l’equipaggio della Toyota Hilux del Team Overdrive Racing.

Forse abbiamo dimenticato qualcuno ma sicuramente ne abbiamo volutamente omessi due perché rappresentano il caso inverso di quelli che dall’auto sono ritornati alla moto.

Il primo è l’inossidabile Franco Picco che, dopo gli anni d’oro da pilota ufficiale Yamaha e Gilera dal 1985 a al 1992, ha proseguito la sua corsa nel deserto con auto private, poi in quad, per ritornare alla moto per ancora tante stagioni fino a 67 anni compiuti.

L’altro è Stéphane Peterhansel, a ragion veduta chiamato “Monsieur Dakar”: quattordici volte vincitore della Dakar – sei su Yamaha in Africa ed otto su Mitsubishi, Mini e Peugeot tra Africa, Sud America e penisola araba – e di un sacco di altri Rally Raid.

La notizia di questo mese è proprio il ritorno di Peter in moto tra le sabbie, a cinquantanove anni in sella a una Yamaha Ténéré 700.

È una doppia notizia che elettrizza l’ambiente e fa sognare gli appassionati perché, per la prima volta dopo 36 anni, non sarà in gara alla Dakar ma si unirà all’Africa Eco Race a partire dalle tappe in Mauritania.

In verità Peterhansel non è mai sceso dalla Yamaha: da quando correva il mondiale di enduro, il Soldato Blu non ha mai tolto la casacca della casa dei tre diapason.

Anche quando è passato alle auto ha continuato a divertirsi sulle moto blu, partecipando a numerosi eventi e gare nel vecchio continente, incluso il Campionato Italiano Regolarità Gruppo 5 per moto d’epoca.

Il richiamo indelebile dell’Africa e di quella leggendaria spiaggia che si srotola all’arrivo tra il Lago Rosa e l’Oceano Atlantico ha fatto di nuovo presa sul campione francese, che per ora “si limita” all’ultima parte della corsa attraverso la Mauritania fino a Dakar, chissà in futuro!

«Per la prima volta in 36 anni non parteciperò alla Dakar» ha dichiarato il campione. «Tutti questi anni mi hanno regalato tanto piacere e molte emozioni. Ma oggi ho bisogno di una pausa, questo non significa che non tornerò in un modo o nell’altro. Nel frattempo a gennaio sarò con Yamaha sulle piste della Mauritania fino alla città di Dakar».

Anche se in versione ristretta, la sua presenza è piena di contenuti ed evoca passioni dell’epopea d’oro della Parigi-Dakar. Peterhansel in Africa fino al Lago Rosa su una bicilindrica derivata dalla serie: una nuova avventura del Soldato Blu che non mancheremo di seguire su RoadBook.