Dal 2021 la X-Cape 650 è considerata una moto onesta, comoda, versatile, cui si perdona di avere un motore non troppo brillante perché costa poco. Aveva come rivale diretta la Benelli TRK 502, mentre la Yamaha Ténéré di (quasi) pari cilindrata, nettamente più potente a qualsiasi regime, non era considerata una concorrente in quanto venduta a un prezzo decisamente più alto.
Ma poi è arrivata la Benelli TRK 702, che costa quanto la X-Cape ma va quasi quanto la Yamaha. Ecco quindi che Moto Morini ha deciso di adeguare la sua moto alla nuova situazione. Il motore è sempre di origini CFMoto, “clone” del Kawasaki Versys bicilindrico in linea da 649 cc con perni di manovella a 180° e alesaggio per corsa di 83×60 mm, ma la corsa è stata portata a 64 mm per conseguenti 693 cc.
La potenza passa da 60 CV a 8.250 giri/min a 71 a 8.500, mentre la coppia cresce da 54 Nm a 7.000 giri/min a 68 a 6.500. Sono incrementi proporzionalmente superiori ai 44 cc di differenza e soprattutto la variazione di coppia fa impressione.
Restano invariati l’estetica, il peso a secco dichiarato (213 kg), il serbatoio da 18 litri e la ciclistica, con i cerchi 19”-17”, la corsa alla ruota delle sospensioni di 175 mm (forcella Marzocchi regolabile) e 165 mm (retrotreno), gli ottimi freni Brembo con ABS disinseribile.
La strumentazione invece ha subito una bella promozione: è un TFT da 7” che permette di navigare, con tanto di mappe. Anche il sistema di regolazione del parabrezza è nuovo.
Due le versioni della Moto Morini X-Cape 700: con cerchi a razze, disponibile solamente con colorazione nero ebano, e con cerchi a raggi, cavalletto centrale e comando remoto del monoammortizzatore (rosso, bianco e nero ebano).