di Dario Tortora
Viviamo un’epoca di fortissima crisi dell’editoria e sarebbe miope pensare che siano in difficoltà solo i canali veicolati su supporti cartacei. Tutto il mondo legato all’informazione sta attraversando una fase di grande trasformazione: supposte intelligenze artificiali promettono di rispondere a qualsiasi domanda ma non insegnano a dubitare della risposta, per avere successo su YouTube è sufficiente adottare un’espressione sconvolta e strillare un titolo provocatorio, sui social i contenuti che funzionano sono quelli che scatenano una rissa nei commenti e vengono di conseguenza progettati volutamente per far litigare le persone.
Un festival permanente dell’ovvio, del demagogico o dello stupido, dal cui stile ci siamo sempre dissociati e potete essere sicuri che continueremo a farlo. Qui in redazione siamo come sempre ottimisti e convinti che in tantissime persone alberghi ancora il desiderio di poter fruire di contenuti di qualità, verificati con scrupolo giornalistico e confezionati con passione.
Nonostante i venti di tempesta abbiamo quindi in programma un 2025 ricco di iniziative per intrattenervi e informarvi sul mondo dei viaggi e delle avventure in moto. Approfitto di questo spazio per un paio di anticipazioni.
Chi frequenta il nostro sito e la newsletter avrà notato che da qualche venerdì ospitiamo le Ciacciastorie, una rubrica di curiosità e aneddoti di vita vissuta (in sella) a cura di Mario Ciaccia, il nume tutelare dell’adventouring in Italia. Il problema è che se chiedi a Mario una riflessione di 3.000 battute, lui scrive un trattato di 30.000 e si lamenta pure che ne aveva ancora.
Allora ci siamo detti: sguinzagliamolo e vediamo cosa succede. È successo che ha sfornato un intero numero speciale di RoadBook sui più intriganti luoghi misteriosi d’Italia (più uno all’estero) che per qualche motivo sono pure divertenti da raggiungere in moto. Perplessi? Anche noi, ma siamo sicuri che sarà una cannonata per cui abbiamo convinto l’editore Sprea a metterlo in produzione senza farci troppe domande.
Lo troverete in edicola dal 10 aprile e qualche giorno prima sarà possibile ordinarlo online; gli abbonati facciano attenzione: è un numero extra e in quanto tale non viene spedito automaticamente ma va acquistato a parte.
Contenuti di qualità, verificati con scrupolo giornalistico e confezionati con passione
La seconda anticipazione travalica l’informazione e riguarda la formazione. Al Motor Bike Expo di gennaio abbiamo replicato l’esperienza dei workshop ed è stato ancora una volta un grande successo.
Ci abbiamo preso gusto e abbiamo deciso di far sì che quel momento di approfondimento così apprezzato possa ripetersi nel corso dell’anno con una serie di appuntamenti in collaborazione con Di Traverso Adventouring. Stiamo ancora delineando gli ultimi dettagli e riusciremo a darvi quanto prima maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione.
L’idea consiste comunque nell’organizzare tre fine settimana di introduzione ai viaggi-avventura con altrettante escursioni lungo facili percorsi fuoristrada accompagnati da istruttori federali che dispensano consigli su come impostare le traiettorie migliori e assumere una posizione di guida corretta; i momenti in sella si alternano a occasioni di esercizio sugli aspetti teorici, come progettazione di itinerari, navigazione, tracce GPX ecc., da mettere subito in pratica quando poi si riparte.
Il tutto nello “stile RoadBook” che già conoscete, ovvero con uno spirito inclusivo e con un occhio di riguardo per la genuinità delle strutture ricettive e l’approfondimento culturale dei territori attraversati.
Ci attende quindi un anno particolarmente ricco di iniziative, che avviamo nel pieno della crisi di cui accennavo all’inizio perché, piuttosto che lamentarsi e chiudersi a riccio, è sempre meglio rilanciare. Sta a ognuno di noi popolare lo spazio e il tempo di cui disponiamo con attività buone, utili, positive.
Editoriale pubblicato su RoadBook 46